Dopo la morte di Steve Jobs, leggendo il suo famoso discorso di Stanford, “siate affamati, siate folli“, mi sono venute in mente delle domande riguardo alla persona straordinaria che è stata Jobs, e la più bastarda, tra queste domande, è stata: ma se Steve Jobs si fosse chiamato Stefano Lavori e fosse nato, per dire, a Livorno, avrebbe avuto le stesse opportunità?
In pratica se fosse nato in Italia avrebbe fatto quello che ha fatto?
La domanda l’ho posta sui vari social e leggiamo di seguito cosa pensa la gente. Noterete una fattore interessante, che Ivrea e l’Olivetti saltano fuori spesso. Non ho postato Twitter altrimenti era un delirio.
Stefano – Mi sa proprio di no…. lui era sì bravo, ma soprattutto era nel posto giusto (Silicon Valley) al momento giusto.
14:19Marco – per quanto dubbia sia la cultura negli USA devo ammettere che un’idea funzionale viene apprezzata e valorizzata………mentre qui in italia tendono a svalutare in principio le buone idee,conta molto da dove vieni e da chi sei raccomandato……….pensiero personale ovviamente
14:20Alessandro – No, non credo.
14:21nevio – dubito……….
14:21Katiuscia – Probabilmente sarebbe stato un precario come tanti…
14:25Claudio – Chissà se fosse nato invece a Ivrea e si fosse trovato in mano la Olivetti…
14:25Alessandro – Marco pensiero condiviso purtroppo…anche se anche qui le cose iniziano a cambiare, è molta meno la gente che perderebbe soldi per assumere o incentivare il figio stupido di qualche amico…però nel settore pubblico, ahimè, dove non sono loro a pagare questo genere di pensiero è praticamente l’ a b c dell manuale assunzioni…
14:25Gianluca – Avrebbe pensato differente…
14:25Alessandro – Claudio magari con qulche anno di meno avrebbe contribuito alla nascita di Arduino…:)
14:26Maurizio – Giusto. Come diceva Guccini, gli americani ci fregano con la lingua.
14:31Pamela – Se fosse stato figlio di un ministro sicuramente avrebbe avuto le stesse opportunità :P
14:32Vittorio – Di sicuro Stefano Lavori non avrebbe mai potuto giocare nell’Inter. Steve Jobs forse si.
14:33laura – Oltre ad essere un genio era anche una persona saggia e positiva, quanti dopo essere caduti così tante volte avrebbero avuto la forza di trasformare una sconfitta in una vittoria? penso che la chiave sia tutta lì
14:52aschoo rame – Ovvio che no. In italia ti prendono per scemo se tu chiami un prodotto “mela”. Qua sono i vecchi o la mafia a comandare…
15:52Claudio – qui siamo troppo limitati, limitati in quasi tutto.
15:57Alex – E certo che anche uno che si chiama Portone di cognome, cosa gli salta in mente di sviluppare un sistema operativo chiamato Finestre?? Forse ha la fissa per i serramenti..
16:37
Stefano – noFrancesco – se si fosse chiamato Stefano debenedetti avrebbe scaricato i vari prodotti sbagliati sullo stato
Marianna – prova a guardare il video Why I chose Yale e dopo aver riso mezz’ora torna serio e risponditi a questa domanda.
Giovanni – Non avrebbe avuto gli stessi sogni.
Davide – no
Andrea – Nel 1955 no, ma per chi nasce oggi o anche solo 15 anni fa si. Oggi costa relativamente poco prendere e partire per gli USA, con una stagione da cameriere hai il viaggio e un paio di mesi coperti, dopo sta al genio emergere in quella culla delle opportunità
Vittorio – In Italia gli avrebbero rubato tutte le idee o non l’avrebbero preso in considerazione e sarebbe rimasto nell’anonimato pur essendo un genio.
Francesco – E le banche non se lo sarebbero filato
Daniele – Credo che per una persona determinata come lo era Steve Jobs il luogo di nascita non avrebbe avuto nessuna importanza. Le opportunità se le sarebbe comunque trovate e/o create!
Giovanna – Stefano Lavori è un nome tanto improbabile quanto rudy Bandiera!
Angelo – Daniele… bella frase ma pia illusione.
Maria – si se fosse emigrato negli States… :)
circa un’ora fa · Mi piace · 1 persona
Rudy Bandiera Grazie ragazzi, con sta cosa ci faccio un post. Grazie davvero a tuttiFrancesco – qui in italia già il suo cognome lo avrebbe segnato… purtroppo.
Giovanni – Io ho l’esempio di Piero Guidi a 2km da casa mia. Lui è partito dal nulla, con l’idea di trovare l’America a due passi da Urbino. Ora i negozi con le sue borse sono in tutto il mondo, ma la fabbrica è sempre a Schieti di Urbino.
Grazie per aver partecipato, a tutti quanti. Dico la mia, molto brevemente: se fosse nato in Italia sono praticamente certo che non avrebbe avuto la possibilità di fare quello che ha fatto, non avrebbe avuto l’humus giusto, il background sociale, non avrebbe potuto. Semplicemente.
E’ demagogico dire “volere è potere” o “è solo questione di volontà“: se sei il più grande genio del mondo ma nasci in Burkina Faso, non lo saprà mai nessuno, che sei un genio.
Il tessuto sociale in cui viviamo è parte integrate di quello che diventeremo o comunque il trampolino di quello che potremmo diventare.
Sono felice che Jobs sia nato negli USA.
La tua conclusione è più che corretta. Non solo l’ambiente, l’humus come lo definisci e il momento, contano, ma anche il semplice caso. Quandò fondò la Apple il genio era Wozniak (ingegnere!) non Jobs. L’incontro con Wozniak fu decisivo. Poi prese in mano le cose Steve da imprenditore illuminato che sa riconoscere tra le tante proposte degli ingegneri (ne aveva 100 di prima scelta) quelle che contavano ed era anche feroce (prima qualità dell’imprenditore).
In Italia ovviamente Jobs non sarebbe diventato Jobs ma non lo sarebbe diventato neanche in nessun altro paese se non gli USA. Jobs è il figlio perfetto della “filosofia “americana: nel bene e nel male.
Grande imprenditore, di visionario secondo me aveva poco. Anzi: lucido e determinato come pochi. Soprattutto nell’ottenere i finanziamenti necessari per la nascita dell’impero Apple…
mauro ha scritto:
Concordo!!!….
Condivido. Credo sia il problema dell’italia il fatto che nascano pochi “Steve Jobs”. E se in Italia ci nascono poi emigrano…
Qui c’è una divertente interpretazione del tema!
http://antoniomenna.wordpress.com/2011/10/08/se-steve-fosse-in-provincia-di-napoli/
se fosse nato in italia, avrebbe iculato gli italiani con i bond argentini già nel ’75, poi sarebbe scappato in america e con i soldi avrebbe aperto la Apple…
@ Nico:
ecco risolto l’ enigma dei finanziamenti