In un interessante articolo comparso QUI Benoit Raphael, uno degli esperti che partecipa ai gruppi di lavoro sugli Stati generali sulla stampa scritta in Francia, riporta i lati positivi grazie ai quali la carta stampata, il giornale cartaceo, è ancora superiore al digitale.
Ecco i punti nel dettaglio:
1. Mobilità
Ci sono ancora situazioni in cui leggere un giornale rimane pratico.
2. Gerarchizzazione
Il giornale cartaceo permette una gerarchizzazione chiara dell’informazione e una navigazione alla fine abbastanza pratica e gradevole.
3. Budget
Al momento nessuna redazione web può competere, in termini di risorse umane, con una redazione dei giornali di carta.”
Mi permetto con umiltà di dissentire sui primi due punti e di avere qualcosa da dire anche sul terzo.
1- Forse ci sono ancora queste situazioni ma io personalmente non le trovo. Leggere il giornale o un qualunque libro in forma di ebook su in iPod per fare un esempio, o su un reader come Kindle, è certamente più comodo che leggere un giornale cartaceo.
In ogni situazione e condizione.
2- Sul punto 2 sono d’accordo, ma questo non vuol dire che in digitale la gerarchizzazione sia meno chiara e intuitiva.
Certo, con un quotidiano in mano dobbiamo solo spostare gli occhi per leggere, ma con un quotidiano on line abbiamo un numero straordinario di servizi in più, che vanno dai video all’audio.
Senza parlare dei link che ci portano da una informazione all’altra senza limiti di spazio o di stampa.
3– Il punto 3 è assolutamente vero, ma contraddice la superiorità della carta nel momento stesso in cui dice “al momento“.
E’ certamente vero che al momento nessuna redazione online possiede i mezzi di una redazione classica, ma è anche vero che è una cosa destinata a cambiare.
Tra 10 anni, la carta non verrà più usata come veicolo di informazioni.
Lunga vita a Napolux! Personalmente sono un amante ossessivo delle tag cloud. Quella roba 3d oltre che assolutamente inutile a me sembra pure oscena! :D
Ok, ok, non ho preso sufficiente caffè, stamattina :D Puoi fare fuori il commento precedente? Era chiaramente destinato alla finestra accanto alla tua.
Qui scrivo che non posso che essere d’accordo con le tue critiche. La cosa che mi colpisce è l’incapacità (o tendenziosa volontà?) di uscire fuori da schemi concettuali che dimostrano quotidianamente tutti i loro limiti.
Che analisi è questa che incolla dati senza interrogarsi sul loro significato? E’ disinformazione pura. Ragionando è impossibile non essere d’accordo con te: in prospettiva diacronica la comparazione proposta da Benoit non regge. Perché il punto di partenza di giornali e web non è certo lo stesso, quindi la comparazione fra i due non può essere paritetica, ma necessariamente diacronica. :\
Mushin, non posso cancellare il tuo commento precedente perchè è spassosissimo ed ho anche appena scritto a Napolux per chiedere se ti conosce! :-D
detto questo, devo essere sincero: sono andato a cercare il significato di Diacronia: “Con il termine diacronìa (formato con il prefisso greco δια- che suggerisce differenziazione e il sostantivo χρόνος, tempo) si indica, in linguistica, lo studio e la valutazione dei fatti linguistici considerati secondo il loro divenire nel tempo, secondo una prospettiva dinamica ed evolutiva.” http://it.wikipedia.org/wiki/Diacronia
A questo punto, posso darti ragione sul fatto che mi dai ragione ;-)
e comunque pure io sono un amante ossessivo e compulsivo dei tag cloud!
Evviva i giornali on line o qualsiasi informazione…risparmio di carta (energia e ambiente quindi), risparmio nei costi che i giornali sostengono per distribuzione, acquisto materie e macchine di stampa, ecc. ecc. E mi permetto di dire…che i finanziamenti ai giornali (soldi nostri), in questa maniera sarebbero almeno dimezzati… e in ultimo, ma non meno importante.. nessuno perderebbe il lavoro, cosa che al momento le testate dei giornali ci vogliono far credere, per non perdere i finanziamenti a loro destinati e che loro stessi si intascano…