Non ne sono certo, ma se iniziassi un post con la frase che vedete nel titolo molti di voi penserebbero che sono un tossico, un matto o un matto tossico.
Ecco, invece la frase suddetta è di Vasco Rossi, di suo pugno, una frase che precede quella che ai miei occhi, più che un ringraziamento pubblico, è una gigantesca marchetta:
“Assumo (da tempo) un cocktail di antidepressivi, psicofarmaci, ansiolitici, vitamine e altro , studiato da una equipe di medici, che mi mantiene in questo “equilibrio” accettabile.
L’equipe è composta da: il dottor Gatti, mio medico di base con velleità da cantautore, il Dott. Giancarlo Boncompagni, primario del reparto psichiatrico dell’ospedale sant’Orsola di Bologna, il Dott. Lucio Loreto, specializzato in omeopatia e milanista, il dott. Beppe Monetti, radiologo, primario della clinica Nigrisoli di Bologna sempre abbronzato , il Dott. Giorgio D’alessandro fisiatra e psicoterapeuta, esperto in agopuntura, massaggio neuromuscolare e ayurvedico specializzato nella terapia del dolore (oltre che campione del mondo di “Sambo” una specie di lotta libera). A questi si è aggiunto il Dott. Paolo Guelfi direttore sanitario della clinica privata VillAlba, splendida persona oltre che serio professionista.”

Leggete il resto alla nota Facebook rilasciata direttamente dal Blasco e ditemi cosa ne pensate: tutto questo non puzza di marchetta?
Che senso ha una cosa simile? E se non è una marchetta, allora cos’è? Uno sfogo?
E’ ben noto che io non sono un appassionato di Vasco Rossi: ho sempre sostenuto che è stato un grande artista, che ha fatto cose straordinarie ma che francamente mi ha stancato, e sarebbe ora che si ritirasse al Roxy bar invece di fare il rocker, almeno dal mio punto di vista.
Invece ultimamente esterna, esterna continuamente cose che non hanno senso e che sembrano messe li solo per avere la presa di un rilancio sul mercato o cose simili, e detto questo, non capisco davvero questa boutade così come non capisco gran parte delle baggianate uscite sotto alla nota stessa.