Esiste un mondo perfetto. Un mondo nel quale non si è legati alle schiavitù imposte dal nostro corpo. Un mondo in cui possiamo volare o teletrasportarci dove più ci aggrada. Un mondo nel quale con pochi euro possiamo costruire la casa dei nostri sogni o ogni oggetto che ci viene in mente.

Questo mondo si chiama Second Life.

Si tratta di un gioco (anche se a questi livelli non credo si possa più definire tale) nel quale ci si registra gratuitamente e si vive una vita parallela a quella reale: nulla di quello contenuto nel gioco esiste veramente se non sotto forma di bit contenuti nei potenti server della Linden Labs (la società californiana che ha inventato SL).

All’interno del metamondo si è rappresentati da un avatar, una sorta di personalizzazione digitale di noi stessi, che può essere modificato e personalizzato a piacere.

Nella seconda vita si può comprare del terreno su cui costruire la casa che abbiamo sempre desiderato, si può partecipare a conferenze o a corsi di architettura, si possono accumulare fortune in Linden Dollars (la moneta corrente nel gioco) che possono essere riconvertite in danaro vero.

Non è una cosa da prendere alla leggera: basti pensare che la grande azienda immobiliare Gabetti ha creato degli uffici all’interno del gioco, la Svezia ha messo in piedi un’ambasciata virtuale pagata con i soldi dei contribuenti e Antonio Di Pietro ha comprato un’isola sulla quale ha edificato una succursale fatta di bit del suo partito.

Le potenzialità di una cosa simile sono straordinarie se si riflette sul fatto che gli iscritti sono ormai più di 5 milioni in tutto il pianeta!

Il futuro è questo: grazie alle nuove tecnologie e alla virtualizzazione della realtà, l’internet del futuro potrebbe non essere più testuale….. di questo passo non cliccheremo per sempre su delle scritte ma vivremo una vera e propria vita alternativa.

Personalmente la trovo una cosa esaltante quanto inquietante……