Tutti abbiamo sentito la surreale telefonata tra Gregorio De Falco della capitaneria di Livorno e il comandante Schettino che al momento era al comando della Concordia. Una telefonata pazzesca, in cui si incrociano due realtà paradossalmente e diametralmente opposte, due personalità del tutto contrapposte: una telefonata nella quale abbiamo un “italiano medio” idealizzato come uno smidollato che trova scuse e cerca di salvare solo il proprio culo mentre tutto attorno affonda, e un’altra immagine, quella dell’italiano fiero, coraggioso e responsabile, che in un momento di tensione e di pericolo cerca di chiarire i fatti e di rendere fluidi gli aiuti, attraverso ordini anche molto perentori.
Ma è davvero così?
Se noi abbiamo la certezza che Schettino non sia un eroe, visto che comunque è stato lui a mandare la nave contro lo scoglio e visto che non è stato proprio un brillante esempio di rettitudine morale e di aderenza professionale alle proprie mansioni, possiamo dire l’esatto contrario di De Falco?
In molti in queste ore lo definiscono eroe. Perchè un eroe?
De Falco è “banalmente” l’immagine limpida e cristallina di un’Italia che funziona, l’immagine pura e trasparente di un uomo che fa semplicemente il suo dovere e lo fa bene. Ne più ne meno.
In un Paese in cui siamo noi i primi ad essere convinti che tutto sia deformato, surreale grottesco e malato, un uomo che fa “solo” il proprio dovere diventa un eroe.
A me non piace definirlo tale, mi piace di più il fulgore dell’immagine di un uomo che fa semplicemente, ne più ne meno, il proprio lavoro. Il proprio mestiere. Senza essere un eroe.
Dovremmo imparare tutti a fare semplicemente questo.
UPDATE delle 10.11
Ragazzi, qua una intervista MERAVIGLIOSA a Defalco che conferma quanto detto da noi stamattina: http://bit.ly/ydnmGF
Siamo talmente abituati alla mediocrità o peggio all’irresponsabilità che chiunque faccia il proprio dovere diventa un eroe e questo mi terrorizza. Adesso gli eroi sono Di Falco e il calciatore Farina, che non sono eroi, sono solo persone oneste!
@ Cicapui:
brava! Esempio perfetto. SI scambiano per eroi semplicemente quelli che sono come dovrebbero essere. La cosa mi fa paura. A me piace De Falco, gli voglio bene ed è un bellissimo esempio, ma NON è un eroe.
E Vero quando scrivi e un ragionamento che non solo condivido ma che ho gia fatto nei giorni scorso.
Verissimo defalco a fatto solo il suo lavoro.
Ma in un mondo pieno di schettino e giusto ricordare come dovrebbe essere questo.
L’elevazione ad eroe di Defalco, e più un simbolo, del Italia come paese che vorremmo, pardon, che dovrebbe essere.
Lui come la ciurma che si ammutinata, ho come chi si e rotto una gamba per salvare le persone.
E giusto dichiararli eroi da prendere da esempio, a mio dire per RiTrasformare questo paese, e ridargli quella dignita che ha perso tanti anni fa.
In tutto questo caos la politica dov’e? a scaldare il c.. sulle poltrone della casta?
Ps
E sempre un piacere leggere il tuo blog; anche se non scrivo mai ;-)
@Cicapui
Non avrei saputo dire di meglio. Purtroppo stanno affondando tante cose su questo pianeta, oltre alla Concordia…
stavo pensando la stessa cosa stamattina..
ma purtroppo la mentalità è fin troppo diffusa..
siamo il paese dove se fai il tuo dovere per 2 anni ti si premia coi punti bonus sulla patente..
o dove il piano casa diventa condono per i lavori abusivi ma diventati possibili..
rudy rudy.. c’è da lavorare..
Il termine eroe in Italia lo usiamo oramai impropriamente. Gli unici eroi in questa soria sono i soccorritori, quelli che sono rimasti ad aiutare gli altri a farli scendere dalla nave, chi si è messo in mare subito per aiutare.
Ho sentito molti dire che avrebbero condiviso la codardia di Schettino: io non so cosa avrei fatto in quel frangente, ma ho ben chiaro il concetto di responsabilità.
Se urto una macchina, non me ne vado facendo finta di niente: mi prendo le mie responsabilità.
Schettino non solo ha causato l’incidente, ma poi se l’è anche data a gambe levate (ed in più ha pure ignorato gli ordini) Non credo sia l’unico da biasimare (dove erano gli altri ufficiali? Dalle notizie che sono riuscita a trovare ho saputo solo di un commissario di bordo che ha continuato a soccorrere gente nonostante una gamba rotta), ma questo non vuol dire che sia da difendere. Era il comandante. Ha deviato la rotta. E’ fuggito mentre la gente in preda al panico fuggiva dalla sua nave.
In tutto questo però De falco non è un eroe: ha fatto il suo dovere di ufficiale e ha peso il comando. E’ stato risoluto e stentoreo e, come ho già detto, io questa voce la vorrei sentire più spesso.
Ma eroe, no. Nel senso proprio del termine, no.
De Falco un eroe?
Ho sentito due volte la telefonata e non mi pare che nei contenuti ci fosse nulla di particolarmente eroico. De Falco si è limitato a fare il suo dovere, nulla di più. Se le masse lo considerano tale è perché, come ha già detto Cicapui, siamo talmente abituati alla mediocrità che il lavoro fatto bene appare come qualcosa di eroico…
se fosse stato sulla nave a rischiare la vita, dovremmo chiamarlo eroe, perché al di là di quanto c’è scritto su un codice o cosa si aspettino gli altri da te, essere disposti all’estremo sacrificio per gli altri è per me “eroismo”.
Deflaco era in capitaneria di porto e ha fatto bene il proprio lavoro di comandande.
Quello che più mi perplime di questa vicenda è che non ci rendiamo conto che molte persone al posto di schettino si sarebbero rivelate altrettanto fragili e ci aspettiamo che tutti i lavoratori che devono svolgere compiti che comportano un certo rischio siano eroi alla Rambo.
beh…stiamo definendo eroe uno che non ha fatto altro che urlare nelle orecchie di un uomo in preda al panico, incapace di fare qualsiasi cosa…e vorrei vedere chiunque al suo posto! era il comandante…ma è soprattutto un uomo! puoi essere addestrato quanto vuoi ma la vita non è frutto di un addestramento, il vero banco di prova è la situazione reale e in quella Schettino ha fallito ma come comandante non come uomo! …e invece sembra che tutti siamo in grado di giudicare un uomo…quello può farlo solo chi è sopra di noi…se mai esistesse!
@ Cicapui:
Sei sempre concisa ed efficace, apprezzo il tuo modo di vedere le cose, grande Cicapui.
Ma quale eroe, un uomo normalissimo che fa il suo dovere.
Abbiamo perso il gusto della normalita’
Lov
Ragazzi, qua una intervista MERAVIGLIOSA a Defalco che conferma quanto detto da noi stamattina: http://bit.ly/ydnmGF
Un uomo splendido
In quella telefonata sono rappresentate due facce della stessa medaglia. Metaforicamente quella medaglia è il popolo italiano. Sciatteria e senso del dovere convivono tranquillamente, anche se si danno reciprocamente le spalle. Esistono tante, tantissime realtà professionali dove fare bene il proprio lavoro è la norma, dove non ci si sottrae alle proprie responsabilità, dove si paga per gli errori fatti e talvolta si viene premiati per i risultati raggiunti. Esistono poi tanti individui che invece le responsabilità le rifuggono, che “giocano”, che sino all’ultimo momento negano l’evidenza fattuale, anche quando l’evidenza viene loro sbattuta sotto il naso.
@ Frank:
Mi spiace, Frank, il fallimento di Schettino non è solo professionale. C’è un passaggio chiave nella famosa telefonata, ed è quello dove De Falco si lamenta del fatto che Schettino lo sta prendendo in giro da un’ora e mezza. E oltretutto Schettino ha negato nell’interrogatorio di aver abbandonato la nave. Questo non è un fallimento professionale. Questo è un fallimento sul piano umano. Come definisci un guidatore che investe una persona e scappa? Un lavoratore che stava tornando a casa e dopo l’investimento era troppo emozionato/provato/smarrito per fermarsi, o un pirata della strada? Ecco Schettino è un pirata del mare. Oltre che un idiota per non aver rispettato le procedure, causando il disastro. Un comandante che SCIENTEMENTE si avvicina ad una distanza inferiore a quella raccomandata ad uno scoglio non è solo un pessimo comandante, è un irresponsabile imbecille. E questo è un fallimento UMANO, non professionale.
@ Cicapui:
Ho spedito gli scacciatopi ;)
Un’altra cosa. Questa esigenza di identificare sempre una figura eroica è un po’ patetica secondo me, ed è purtroppo lo specchio dei tempi che stiamo vivendo. Al di là dei meriti di De Falco, che è stato un eccellente coordinatore, come i fatti hanno dimostrato, mi pare che ci sia proprio un bisogno, una necessità di tirare fuori il superman di turno. Il mio modestissimo parere è che tutto iniziò con la diretta riguardante il povero Alfredo Rampi a Vermicino. Ricordo uno degli “eroi” di allora, era un tempo in cui il politically correct non era ancora un infestante, e l’eroe era il “nano Aprile”, un signore diversamente alto con questo cognome singolare. E durante la diretta ricordo il commentatore che diceva “ecco, il nano Aprile si sta preparando a scendere nuovamente”. E’ lì che sono iniziati i casi umani, è da quel momento che la televisione ha iniziato a proporci un florilegio di eroi, e la rete ha introiettato questa tendenza continuando l’opera con gli strumenti social.
Wish aka Max ha scritto:
quoto in pieno amico mio.
a mio modesto parere,qui si tratta piu’ che altro di due realta’ diametralmente opposte:
da una parte c’e’ un capitano che ha ottenuto il titolo di capitano attraverso brevetti e spintarelle mediocramente meritati…..dall’altra abbiamo un militare della capitaneria di porto,nonche’ professionista e uomo di legge….
allora….domando:
cosa stiamo mettendo a confronto ?……in che modo uno showman…….puo’ guidare una nave ….senza tirarla fra gli scogli ???
un militare professionista e’ sempre un professionista rispetto ad un saltimbanco,ed e’ offensivo per lui essere definito eroe…..nei confronti di un povero improvvisatore…
a parere mio c’e qualcosa sotto…..non si da una nave simile ad uno pseudocapitano che per giunta viene ritratto in una foto col bicchiere in mano nel pieno esercizio delle sue funzioni…..
saro’ alle solite ot…..ma per me gatta ci queva !
io voglio ancora capire perchè quel deficente di schettino è stato un’ ora la telefono con il comandate della capitaneria di porto mentre se la dava a gambe!?!?
Schettino sei due volte cretino!!!
quando scappi stacca il telefono, imbecille.
@ jack 3 mani:
HAHHA e c’hai raggione!
io penso che la capitaneria di porto di livorno non è stata all’altezza della situazione.premesso che…..oggi con i mezzi di cui si dispone si riesce a far atterrare aerei senza piloti semplicemente dalla torre di controllo.figuratevi se nn si riesce a fermare una nave.cmq.il pntino sul radar della concordia lo avranno visto anche a palermo,possibile che nessuno abbia notato quel puntino nn stava seguendo la rotta degli inchini.sicuramente quando una nave è cosi vicina alla spiaggia la si segue secondo per secondo.perche invece di usare il cellulare nn si è fatto uscire subito motovedette ed elicotteri.se quel puntino fosse stata invece una nave iraniana carica di tstate nucleari.?la capitaneria di porto serve anche a questo.rappresenta la sicurezza sulla costa del paese.svegliatevi,qui si sono fatti tutti una grande dormita.