Ci hanno convinto che questa è una crisi ma questa non è crisi, questo è un cambiamento, questa è RIVOLUZIONE.
Mettetevela via, NULLA tornerà come prima: non tornerà la produzione industriale di prima, la crescita di prima, la serenità economica di prima, l’occupazione “fissa” di prima, l’equilibrio di prima.
Tutto questo NON tornerà ma la grande beffa è che la chiamano crisi, facendoci intuire che finirà e che passerà,
usando parole fortemente connotate in negativo che ammosciano tutti noi come se fossimo in guerra, o meglio in guerriglia tutti i giorni.
Leggi i giornali e si parla solo di crisi, di recessione, di mancata crescita, di debito. Quello che non si legge è che è NORMALE e che non si tornerà indietro.
Partendo da questo presupposto e ragionamento mi sono trovato a pensare a questo 2014, questo 2014 straordinario che si sta concludendo: questo 2014 che in piena crisi mi ha dato le più grandi soddisfazioni della mia vita. Allora mi sono chiesto, come mai se tutto va così male come dicono, per me è stato un anno così fico?
In gennaio l’anno 2014 è iniziato in modo lavorativamente normale: un bel cliente nuovo per NetPropaganda, un discreto numero di giornate di formazione per me e un libro in cantiere.
I primi dell’anno infatti Enrico Flaccovio mi contattò,
senza sapere che sono il socio di Skande, mi contattò dicevo, chiedendomi se mi sarebbe piaciuto scrivere un libro sul Web 3.0. Perché? Perché aveva letto questo mio post e fatto qualche “indagine” su di me pensando di poter investire sul mio modo di scrivere.
Questo è accaduto perchè ho un blog, perché lo tengo da anni, perché scrivo cose sensate e perché ho la costanza di mantenerlo vivo. No, perchè il blog non serve a nulla eh…
Gennaio e febbraio passano quindi con nuovi impegni editoriali, tra delle bellissime docenze allo IED di Milano, a Bologna, a Vicenza e a Piacenza, ma il tutto accompagnato da una novità, anzi da due novità:
il mio socio Skande non solo è a sua volta sotto contratto con Flaccovio e sta scrivendo il suo “Fai di te stesso un brand” ma inizia a fare giornate formative, docenze e seminari anche lui.
Una cosa che fino al 2013 non ha mai fatto perchè “non se la sentiva” inizia a diventare uno stimolo, anche per lui, e fatturato per NetPropaganda.
Skande cambia, giorno dopo giorno, lavora su se stesso, fa cose che non avrebbe fatto e le fa perchè sa che gli fanno bene e che fanno bene a noi e che di fatto possono fare bene a tutti. Skande cambia, si mette in giuoco giorno dopo giorno, pagandola con potenti cervicali da stress ma sbattendosene i coglioni perchè cambiare è doloroso, e lui lo sa.
Ci troviamo in due a ballare gli alli galli e a scrivere un libro tra mille impegni. E arrivano marzo, quando esce il libro del mio socio, e aprile, dove tra presentazioni del libro di cui sopra, lezioni e formazione succedono cose interessanti: grazie alla visibilità acquisita qualcuno si accorge del fatto che
raccontare le cose complesse in modo semplice è una dote non da tutti, è una cosa che è importante quanto utile quanto nobile.
Quindi vengo contattato per partecipare a Sinnova Sardegna dove parlare con personaggi del calibro di Riccardo Luna per Gianluca Dettori per me è un onore straordinario. E parlare di cosa? Parlare di innovazione, di tecnologia e di futuro ma farlo in modo comprensibile.
Prende forma in me l’idea che l’essere un comunicatore è molto più di un mestiere, è un dono, è una passione, è una gioia.
Succede anche dell’altro in questi mesi, succede che Banca Mediolanum pensa di creare un nuovo progetto per seguire il Giro d’Italia, per fare si che le persone che NON si sono mai interessate al Giro lo facciano in questa edizione. E come? Prendendo qualcuno che non sa NULLA di ciclismo ma che sa comunicare le situazioni, le emozioni e i momenti con video, post e foto.
Pensano a me ed io divento immediatamente una delle persone più felici del mondo.
#StorieDalGiro sarà una delle più belle esperienze della mia vita, 20 giorni in pellegrinaggio per l’Italia, sempre in luoghi diversi, con persone sempre diverse, inseguendo una stupefacente carovana di colori, di gioia, di sport. Una carovana di vita.
Si parte per il Giro quindi, ma durante il mio inseguimento ad una tappa mi chiamano le splendide ragazze di Theoria che mi dicono
“ehi, vuoi presentare going Google?”
.Fico, dico io,
“ma cosa sarebbe?”
“l’evento in cui ogni anno la divisione enterprise Google parla alle aziende e per le aziende”.
Cioè io presento un evento ufficiale di Google? E quando? In giugno… ok se po fa!
Di nuovo si tratta di divulgare, di parlare un linguaggio diverso dal tecnico, un linguaggio “normale”. Si, dai, penso di potercela fare.
Nel mentre finisco il mio Giro, il libro di Skande vende alla grande (si parla di ristampa già dopo pochi mesi ed in effetti andrà in ristampa dopo l’estate) e qui cosa succede? Esce anche il mio, di libro. Subito dopo il Giro… senza respiro.
Il libro genera non solo moltissime critiche positive che mi riempiono il cuore ma mette in moto una sorta di meccanismo virale inaspettato che mi lascia allibito e felice: le genti iniziano a fotografarsi con lui, con la copertina, in situazioni tra le più incredibili, in bagno, in barca, in ferie, in spiaggia, al mare, sulla neve. OVUNQUE.
Senza che io dica nulla il libro si pubblicizza da solo, attraverso le persone. Manco avessi scritto 50 sfumature di grigio.
Raccolgo le foto in questo album incredibile e vado a presentare Going Google carico come una mina, il 19 giugno.
Ma attenzione, il 17 giugno mi investe un camion per trasporti eccezionali guidato da Viktor, cordialissimo autista albanese che si prende subito le sue responsabilità ma che di fatto mi demolisce la macchina, lasciando per fortuna me e Skande illesi.
Il 19 giugno apro Going Google proprio parlando di come la tecnologia potrebbe avere evitato un incidente simile e faccio storytelling sul mio caso.
10 giorni dopo, il 30 giugno, alla scadenza del periodo per la macchina sostitutiva dell’assicurazione, mi rendo conto che l’auto mi manca proprio, senza sono rovinato e penso “o la va o la spacca” e scrivo questo abbinando il tutto al video #divanONE più cazzuto di sempre.
Pochissimo tempo dopo mi contatta Smart nelle persone di Chiara e Valentina, dopo il mio accorato et ironico appello, e mi dicono che Smart mi vorrebbe dare una macchina in comodato d’uso per un anno.
Qua nasce il caso, si IL CASO di #UnaMacchinaPerRudy che diventa un macello mediatico. Chi dice genio chi dice bello, chi dice brutto, chi dice idiota, chi dice brillante, chi borioso, chi simpatico chi intuitivo. Insomma, tutti hanno una etichetta da attaccare a Rudy in quei giorni e proprio in quei giorni capisco che, visto che NON tutte quelle etichette possono essere vere, me ne tengo solo alcune che faccio mie e vado a vanti.
Con la mia Smart Brabus turbo da 100 cavalli nuova fiammante.
L’estate passa tra conferenze, lezioni, nuovi clienti, nuovi collaboratori per NetPropaganda che cresce grazie anche alla visibilità dei suoi fondatori, anche grazie alla visibilità del libro, della Smart, di going Google, del Giro d’Italia.
La visibilità è un’arma potente, se la si riesce a gestire con freddezza.
A fine ottobre mi trovo a parlare al teatro Brancaccio di Roma davanti a mille (1000) persone in occasione di #Centodieci è condivisione: 1000 persone ad ascoltare cosa è possibile fare per difendersi dai rischi del mondo che cambia e come fare a raccogliere invece le opportunità.
Da Smau a una lezione nella prestigiosa Università IUSVE di Verona, dall’antico cinema Lumiere di Pisa con oltre 200 persone alla mia amata Università di Ferrara
sembra che l’Italia sia pronta per accettare che questa non è una crisi, questa è una rivoluzione.
Ora mi trovo qui, con un nuovo libro da consegnare, con un socio che non è più la persona dell’anno scorso ma la sua versione 2.0 migliore ed equilibrata, con una azienda che ha acquistato valore e con la responsabilità di un pubblico piuttosto ingombrante che mi legge mi chiedo: cosa dobbiamo fare? Cosa sta cambiando e come dobbiamo cambiare?
Ecco, alla fine siamo sempre li,
se analizzo il 2014 l’unica costante è stato inseguire quello che mi piace e che mi appassiona,
comunicare sui social e sul blog quella che per me è la strada da intraprendere tutti, la strada della consapevolezza.
Consapevoli che il mondo cambia a prescindere da noi
Consapevoli che il futuro NON sarà come il passato che abbiamo alle spalle
Consapevoli che questa è una rivoluzione e non una crisi
Consapevoli che stiamo vivendo un cambiamento epocale
Consapevoli che NULLA sarà mai più come prima
Consapevoli che esistono dei rischi
Consapevoli che esistono delle ENORMI opportunità
Allora, che fare? La risposta sta nella domanda, la risposta è FARE.
Provate a fare le cose, a buttarvi, con passione e senza paura, provate a sbagliare, a cambiare direzione, a cadere, a rialzarvi e a ricominciare.
Affanculo alla routine, affanculo alle abitudini, dobbiamo USCIRE dalla nostra dannata zona di comfort e FARE.
Abbandonate le persone tossiche, quelli che parlano solo di altri e non fanno nulla, quelli che distruggono e non costruiscono, avvicinate solo chi ha entusiasmo e FATE. Non ci sono altre strade.
Che dalla vita abbiate più di ieri e meno di domani. Lov Sempiter e auguri a tutti :)