Il Diavolo, detto anche Satana o Pasusu o robe simili, è reale, realissimo per la precisione. Cioè come abbiamo un frigorifero in cucina, come ci facciamo aria con il ventilatore d’etate così abbiamo il diavolo attorno a noi.
Non è una congettura, non è supertizione religiosa, non è una fandonia ma no no, è un fatto.
Ok, detto questo, come facciamo allora per essere sicuri che il diavolaccio non ci prenda alla sprovvista? Oh si certo, perchè è furrrrbo lui, e non solo ci mette i bastoni tra le ruote ma ci tenta, ci raggira, ci vizia e ci sevizia.
Insomma, è un casino.
Ecco che allora ci viene incontro una grandiosa scrittura, una scrittura probabilmente di origine divina, che porta con se la saggezza di secoli di esorcismi: si dico saggezza riferendomi a quelle pratiche che si compiono per liberare una persona da un demone presente? Quelle pratiche pragmatiche e ragionevoli che hanno ispritato il famoso film “L’Esorcista”.

“Arriva il vademecum per allontanare il Diavolo. A stilare la prima guida “per riconoscere e vincere la possessione diabolica”, la basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso, nella capitale, che ha dettato una vera e propria abc sia per gli esorcisti che per i fedeli che, “in casi minori di influsso del demonio”, grazie a particolari preghiere da recitarsi in forma domestica possono liberarsi da Satana.
Come si riconosce una possessione diabolica? “Il rituale dell’esorcismo – spiega nel vademecum monsignor Raffaello Martinelli, primicerio della basilica nonché vescovo di Frascati – segnala diversi criteri e indizi che permettono di arrivare, con prudente certezza, alla convinzione che ci si trovi dinanzi ad una possessione diabolica”.
E’ allora che l’esorcista autorizzato “può seguire il solenne rito”. (…)
Se l’influsso del demonio è minore, avverte la guida per vincere il Diavolo, ci sono preghiere che possono essere recitate nella propria casa o pubblicamente anche da un sacerdote che esorcista non è. Si tratta di “una raccolta di preghiere da recitarsi pubblicamente da un sacerdote con il permesso del vescovo – ragguaglia la guida – quando si giudica prudentemente che c’è un influsso di Satana su luoghi, oggetti o persone, senza arrivare però allo stadio di una possessione vera e propria”. (…)
Stare in guardia “nei confronti di libri, programmi televisivi, informazioni dei mezzi di comunicazione, che a scopo di lucro sfruttano il diffuso interesse per fenomeni insoliti”, ammoniscono ancora le linee guida anti Diavolo. Non ricorrere “mai a coloro che praticano la magia o si professano detentori di poteri occulti”.”

Beh perdonatemi ma quest’ultima parte è la più divertente: “diffidate di coloro che sì professano detentori di poteri occulti” detto da un libro scritto per allontanare il diavolo e fare gli esorcismi è quantomeno curioso.
Ma comunque, tralasciando questo passaggio, le domande che sorgono spontanee sono: ma uno può giocare a “strega comanda color” oppure la parola strega è da considerarsi ad alto rischio?
Quando si dice di “stare in guardia nei confronti di libri, programmi televisivi, informazioni dei mezzi di comunicazione, che a scopo di lucro sfruttano il diffuso interesse per fenomeni insoliti” ci si riferisce anche ai fenomeni che partecipano alla “Corrida” o che vanno da Maria De Filippi?