Adesso che la nuova privacy di Whatsapp arriva su tutti i telefoni ecco che si levano gli scudi, ci si incazza e si inneggia alla privacy, come se fossimo sotto attacco.
Contemporaneamente la scorsa settimana Microsoft, appoggiata da Google e Apple, lamentava il fatto che il governo USA, grazie (o a causa) del Patrioct Act, può entrare nelle mail delle persone senza dire nulla, per tutelare la nostra presunta sicurezza.
Allora ci dobbiamo chiedere una cosa importante: di cosa (di chi) dobbiamo avere paura?
Spesso il nostro errore non è arrabbiarci o indignarci ma indignarci et arrabbiarci con le realtà sbagliate. Semplicemente.
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