Come se fosse una guerra di trincea, come se in palio non ci fosse non la libertà personale, il libero arbitrio e la personalissima sessualità degli individui, ma come se ci fosse in ballo la conquista militare di un Paese, Il Giornale titola come vedete nell’immagine.
Beh, mi dispiace per noi, ma Il Giornale ha torto. Se avessero vinto i gay il testosterone non romperebbe più le palle a nessuno, gli estrogeni non causerebbero sbalzi umorali, i bambini sarebbero legati ai genitori che si amano e non ai genitori perchè sono uomo o donna. Ci sarebbe libertà di dire, fare, pensare e sposare chi si vuole, liberi dai preti, dalla Chiesa, da un Dio che è morto (grazie Guccini) e da una politica bigotta.
No, caro Il Giornale, mi dispiace da morire ma il tuo titolo pieno di speranza, non rispecchia la verità.
….ma,l’argomento è molto controverso,non essendo ne pro,ne contro i gay,posso dire che la naturale disposizione umana a crescere in una famiglia costituita da un maschio e una femmina è così da 200.000 anni di evoluzione,poi le persone possono fare quello che vogliono,ma senza l’onere di educare la prole….
questo è il mio pensiero.
@ Achille:
ognuno ha il suo, di pensiero. Io il mio l’ho scritto diverse volte, e lo riporto da qui http://bit.ly/ykyDQy
Sapete perchè l’Italia forse non è pronta per il matrimonio gay? Non lo è perchè NOI, noi tutti con i nostri atteggiamenti, distruggeremmo i figli di quelle coppie che, senza un contorno bigotto e catto-moralista verrebbero su perfettamente, e diventerebbero uomini e donne migliori, nati nell’amore e nel rispetto.
L’unico motivo per dire no alla famiglia e alle adozioni gay sta fuori dalla famiglia e dalle adozioni gay. L’unico motivo per dire no sta nell’atteggiamento morboso ed infame della nostra antiquata società.
“Nel gennaio del 2008 la Corte Europea dei diritti dell’uomo sancì che le coppie dello stesso sesso debbano avere il diritto di adottare un figlio. Negli USA, le persone LGB possono legalmente adottare in tutti gli stati, eccezion fatta per la Florida, così come è proibito ancora in alcuni stati dell’Unione Europea, tra cui l’Italia.
La ricerca scientifica ha consistentemente dimostrato che genitori lesbiche e gay sono tanto adatti e capaci quanto i genitori eterosessuali. Le ricerche hanno documentato che non vi sono relazioni, in alcun misura, tra l’orientamento sessuale dei genitori e l’adattamento emozionale, psicosociale e comportamentale del figlio. La letteratura indica che il benessere economico, psicologico fisico dei genitori è accresciuto dal matrimonio e che i figli beneficiano unicamente dell’educazione e della crescita da parte di due genitori all’interno di un’unione legalmente riconosciuta.
L’American Psychological Association, l’American Psychiatric Association, e la National Association of Social Workers affermano che “Le abilità delle persone gay e lesbiche e i risultati positivi per i loro figli non sono aree in cui ricercatori scientifici credibili possono dissentire. Affermazioni delle principali associazioni di esperti in quest’area riflettono un consenso professionale per cui i figli cresciuti da genitori lesbiche o gay non differiscono in alcuna considerazione importante da coloro che sono cresciuti da genitori eterosessuali. Nessuna ricerca empirica suggerisce il contrario.”
Dove ritiro il premio?
@ Rudy Bandiera: grazie, non posso aggiungere altro al tuo commento.
Vorrei ricordare che gli orfani di un genitore, da 200.000 anni, vengono cresciuti da un solo genitore…
Caro giornale, quale sovranita’ economica, con la politica del tuo padrone abbiamo mancato il fallimento solo per un Monti.
Caro giornale, ma quale etica in questo paese bigotto, razzista, arretrato, potra’ mai trovare un ateo come me.
Sto pensando che tutto questo livore nei confronti dei Gay, sia invidia e gelosia.
Lov
@ Rudy Bandiera:
Hai già detto tutto tu…! E io cosa dico??… Non ti sei una dimenticato di una T?…LGBT… :) Ricordiamo a tutti i lettori de Il Giornale che anche tra gli animali di altre specie esiste l’omosessualità, che non è una malattia e che non si attacca con il contatto fisico etc etc. :D
@ Achille:
Achille, le parlo da tecnico del settore, ha mai pensato che quello che nel mondo accade comunemente non sia necessariamente giusto o, soprattutto, naturale?
Potremmo ogni tanto fermarci a riflettere su che cosa si basano le nostre certezze? Potremmo pensare che il modo in cui interpretiamo le cose del mondo sia un po’ fazioso?
L’unica cosa che non condivido dell’appassionante e straordinariamente critico pensiero di Rudy Bandiera è che l’omosessualità non è personale, ma naturale. Molto più dell’eterosessualità.
Gli eterosessuali dovrebbero porsi qualche domanda a proposito della loro sessualità, perché non è sempre autentica e sana così come pensano.
Un saluto, Enrico de Sanctis
@ Kaneda:
Ben detto e ricordiamo anche che molti orfanotrofi sono gestiti da suore o preti. Chiediamolo ai bambini dove vivrebbero meglio.
questo sarebbe un argomento controverso? u problema?
maperfavore…
il problema vero è chi c’ha troppo e chi non c’ha niente!
il resto son tutte sciocchezze
se uno/a vuole si può sposare pure un papero o una capra.
in un paese civile, certo. in iran, saudi arabia o italia no.
ma non è importante
Io sono ovviamente favorevole alle unioni gay, perchè ritengo che la sfera sessuale sia una cosa personale che ognuno deve gestire come gli pare senza interferenze di terzi e perchè penso sia nella natura umana amare qualcuno, che sia dell’altro sesso o del nostro non ha alcuna importanza. E questo è il punto 1
Il punto 2: adozione di bambini da parte di coppie gay o inseminazione nelle coppie lesbiche. E’ anche questo un diritto e sono convinta anch’io che i bambini delle coppie gay o lesbiche crescano benissimo in famiglie di questo tipo ma… non in Italia, purtroppo.
Crescono bene nelle società che non li guardano con diffidenza o peggio con orrore, nelle società che non li emarginano e non li additano, nelle società dove ai bambini delle coppie etero non viene insegnato ad emarginare quelli che hanno una famiglia di tipo diverso.
Quindi sono favorevole in linea di massima, ma sono anche convinta che in Italia non siamo ancora pronti purtroppo e ne farebbero le spese quei poveri bambini.