Breve premessa per chi legge il titolo e non ci capisce nulla: LinkedIn è un servizio web di social network, impiegato principalmente per lo sviluppo di contatti professionali. Lo scopo principale del sito è consentire agli utenti registrati di mantenere una lista di persone conosciute e ritenute affidabili in ambito lavorativo. Si tratta di fatto, di un social network che verte sulla professionalità.
Non come Facebook che verte sul cazzeggio, non come Twitter che verte sulle fulminee informazioni. Linkedin punta tutto sulle professionalità personali ed aziendali.
Può piacere o no (a me non piace) ma è comunque uno straordinario veicolo di brand e di personal branding.
Bene, in questi giorni a quanto pare Linkedin ha raggiunto i 200 milioni di utenti, e sta mandando a TUTTI una mail con un gagliardetto come quello che vedete nell’immagine qua sotto.
Quello che cambia nelle mail è la percentuale di riferimento, che va dall’1%, al 5% al 10%, oppure la formula che diventa qualcosa come “Sei stato uno dei primi 500.000 membri a iscriverti in Italia.”
Le domande che tutti si fanno sono: ma è possibile che arrivi a tutti? E’ possibile che tutti si stia dentro a questa cerchia di “privilegiati”?
Insomma, su quali basi o numeri puntano queste loro pseudo statistiche?
Io non sono certo uno di quelli che innalza i vari ROI o i vari sistemi per fare statistiche a Bibbia, anzi sono uno che i social li usa molto con il cuore, a volte anche troppo, ma se metti delle percentuali devi dare dei riferimenti. Devi esser preciso.
In pratica: o fai una newsletter uguale per tutti o, se la fai personalizzata, la fai davvero personalizzata. Se per esempio avessero mandato le statistiche di utilizzo del tuo account, come quante persone l’hanno visualizzato, oppure quante mail hai ricevuto e così via, sarebbero stati più credibili, ma in questo modo io sento una gran puzza di figuraccia, di quello che in gergo si dice epic fail.
A voi è arrivata? E cosa ne pensate?
PS: è la vecchia storia di Klout: chi ce l’ha grosso dice che è una ficata, chi ce l’ha piccolo dice che è inutile ;)
Io non ho proprio capito la relatività dell’informazione.
Magari è un mio limite, ma fatto 100 il numero di profili “più visitati”, essere nella fatta dell’1% o del 5% o del 10% cosa vuol dire?
Davvero non capisco….
A me e’ arrivata dicendomi che sono nel top 1% al mondo. Emozionante fino a quando ho poi capito che l’hanno spedita a (quasi) tutti…..
Concordo in pieno con te. 1) hanno sottovalutato il potere conversazionale degli altri social su cui se ne sarebbe parlato 2) effetto immediato per me è stato pensare: allora non serve davvero a niente! (perché diciamolo, in tanti anni che sono su Linkedin, contatti di lavoro attraverso quel social in particolare ne saranno arrivati 2 al massimo 3) hanno usato un assioma old marketing “tutti si sentiranno lusingati e vorranno condividerlo” che coglie solo chi la rete la usa molto poco. Credo sia un’occasione per riflettere sul fatto che i social network specialistici spesso falliscono laddove si presume che avranno un obiettivo specifico: di solito sono gli utenti, con l’uso, a costruire l’obiettivo e facebook ha fagocitato tutto, tanto che il suo modello si è declinato anche agli altri e i motivi per cui le persone ti chiedono l’amicizia ormai su tutti i social è lo stesso per cui te la chiedono su fb (una mera collezione di “amici”). Linkedin non è ne carne ne pesce e con questa mail, secondo me, lo ha dimostrato una volta di più.
tra l’altro, qualche giorno fa mi è arrivata una mail offrendomi un mese di account premium gratuito perche sono un membro fedele!
qui gattona ci cova…
Non ci trovo niente di strano, in Italia sono iscritti 1.176.378 utenti, fonte: http://www.socialbakers.com/linkedin-statistics/
Quando scrivono 500.000 utenti, significa che hanno mandato l’email a quasi metà degli utenti italiani.
Molto d’accordo con te. La vedo come un tentativo di mossa furba per nutrire l’ego dell’animale da SN, ma in rete le bugie hanno le gambe corte. Anche il fatto che a breve distanza ti offrono un mese di LinkedIn Premium. Il mese scade senza che tu abbia accettato e dopo una settimana ti rimandano l’offerta. Non c’è forse una discreta quantità di ingenuità dietro a queste scelte?
Linkedin è il Social Network del vuoto assoluto! Non serve a niente, in un Paese poi, dove si guarda solo il proprio “orticello” specialmente a livello professionale!!…Vi rassicuro:a me non è arrivata nessuna email di congratulazioni… hi he hi… si vede che io sono “out”! :)
A dire il vero, da linkedin mi arrivano spesso richieste di contatto per informazioni e lavori da fare.
Tra i social network è quello che tollero di più, con twitter, e che mi porta più risultati a livello professionale.
My 2 cent :)
@ Lampo:
L’ email dell’account premium arriva spesso anche a me… buttata sempre nel cestino!!
@ Roberto Fumarola:
A me invece mi è arrivata più volte la proposta per affittare elicotteri!!!! Ma vi sembra possibile!? Ma leggeteli almeno i profili!! :)
Finalmente Rudy sei tornato con i tuoi post che fanno morir dal ridere!!… Questo mi piace! :)
@ Laura:
@ Roberto Fumarola:
io concordo in pieno con Roberto, a me arrivano parecchie richieste di lavoro da Linkedin, in proporzione molte di più che dagli altri social. E soprattutto più concrete. Poi mi sta sulle palle e lo trovo noioso, ma questo è un altro discorso.
Laura ha scritto:
ne son felice :D
@ Rudy Bandiera:
Probabilmente arrivano proposte di lavoro (poi bisogna anche valutare anche di che tipo sono) a chi ha un’attività in proprio (a chi è imprenditore di se stesso)…Ma a chi fa parte della grande massa dei lavoratori dipendenti proprio no… (A parte quello che ho citato sopra: l’affitto di elicotteri oppure per ricoprire la funzione di venditore…)
@ Laura:
ah ok, allora quello ok. Ma non credo ti arrivino nemmeno da Facebook comunque
Sinceramente mi sfugge come sia possibile scrivere che Linkedin non serve a niente; se c’è qualcuno che pensava di farsi il profilo e poi sedersi sul divano a contare e valutare le proposte di lavoro è chiaro che sia rimasto deluso, ma il problema non è di Linkedin..
Lui fa un lavoro ben preciso, consente di conoscere e contattare “professionisti e professioni” (attraverso riferimenti personali e contenuti)con una facilità e velocità che prima non era immaginabile.
Non è un motore di ricerca per il lavoro.
Quanto vale in euro questo servizio? semplicemente l’utilità e di conseguenza il prezzo, dipende dal lavoro che fai o vorresti fare.
Linkedin ha bisogno di ricavi per stare in piedi e quindi cerca di fare un pò di promozione con gli account premium in prova, con questa comunicazione o con altre azioni.. non mi pare di vedere nessun #epicfail aldilà del fatto che i professionisti della comunicazione possano dire io farei così oppure io non l’avei fatto..
Linkedin può non piacere ma non si può dire che non serve a niente, il SN che crea scarso valore ma che rappresenta soltanto un buon posto per perdere un pò di tempo sappiamo qual’è..
@ Lorenzo:
mi dici per cortesia, dove ho detto che non serve a niente?
Una parziale spiegazione qui: http://www.fastcompany.com/3005881/disappointing-truth-behind-your-linkedin-blue-ribbon
@ Rudy Bandiera:
Salve Rudy non mi riferivo a te, ci sono altri commenti che passavano questo tipo di mesaggio;@laura e @francesca.
Non credo si possa dire che Linkedin sia un SN che non serve oppure che non ha un fine specifico.
@ Lorenzo:
ah oki, sorry
peccato però che questo Linkedin non aiuti proprio chi è lavoratore dipendente.
ci sono un sacco di persone con competenze altamente professionali e specializzate (io mi ritengo fra queste, scusate la scarsa modestia :-) ), ma che non sono liberi professionisti ma semplici dipendenti (spesso con contratti non adeguati alla mansione) …. e che su Linkedin non sono decisamente le figure più ricercate. questa è una grave pecca di questo social network… lo trovo troppo settoriale.
Mette sicuramente in luce le specifiche competenze di una persona (a patto che le abbia veramente), ma non garantisce la stessa visibilità a tutti. in questo concordo pienamente con @Laura
@ Luca Brumat: l’utilita’ di Linkedin e’ indipendente dal tipo di rapporto professionale (libero professionista o dipendente). Se si hanno competenze professionali ricercate allora serve, altrimenti meno.
Poi dipende da quanto attivamente uno lo usi. Creare un profilo e aspettarsi di ricevere offerte di lavoro senza muovere un dito non darà risultati al dipendente come al libero professionista.
@ Rudy Bandiera:
Si, ma Facebook è nato per altri motivi: per una condivisione generale e non ha la pretesa di ricollocarti a livello professionale, anche se è possibile, oltre ad avere un account, aprire una pagina aziendale/personale. Linkendin, al contrario, si spaccia (attraverso la sua pubblicità, email e non da ultima questa newsletter che avete ricevuto), per essere un social specifico per il mondo professionale: di costruzione di una rete fitta di persone e aziende che s’incontrano per potersi unire in maniera efficace e soddisfacente per entrambe le parti.Linkedin ha la pretesa di essere il miglior mezzo sul mercato atto all’incontro tra domanda-offerta sul piano professionale. Questa è la bufala di Linkedin, che potrà andar bene solo per determinati target (come ad esempio gli autonomi o liberi professionisti)ma non per altre tipologie (la stragrande maggioranza)di lavoratori.
Laura ha scritto:
ed è vero. Se sei fuori target non è colpa del social. E non ne esiste un altro che faccia meglio. A mio modo di vedere
@ Lorenzo:
Diciamo allora che disattende le aspettattive… io non conosco nessuna persona in Italia (ma anche negli USA) che sia riuscita a ricollocarsi attraverso Linkedin, persone che hanno dei profili sicuramente migliori e più alti dei miei (così allontaniamo ogni sospetto di presunzione). Se Linkedin è l’ennesimo SN che ha solo lo scopo di raccogliere dati per gli scopi che tutti sappiamo è un conto… se si spaccia per essere un altro tipo di servizio efficace, questo è stato un grande flop. Non è questione di sedersi sugli allori; è questione che ti arrivano (chissà com’è impostato il logaritmo!!…)proposte che non c’entrano assolutamente con il proprio profilo…. Oltre tutto quello che ho menzionato precedentemente…
@ Rudy Bandiera: Mi spiace contraddire Laura e onestamente non vedo come provare le affermazioni che fa (in base a cosa dici che “Questa è la bufala di Linkedin, che potrà andar bene solo per determinati target (come ad esempio gli autonomi o liberi professionisti)ma non per altre tipologie (la stragrande maggioranza)di lavoratori.”) ma posso mettermi a disposizione come prova nel contraddittorio. Io sono una lavoratrice dipendente e lavoro in una grande azienda che mi ha interpellata e poi assunta grazie a Linkedin.
In base ai trend la stessa Azienda investe sempre più nel canale Linkedin pubblicando le ricerche dei profili in corso e usufruendo dei tool messi a disposizione per individuare i profili ricercati.
Diciamo piuttosto che stiamo vivendo un periodo di seria crisi del mercato del lavoro, sono i posti disponibili ad essere risorsa scarsa e non il SN a fare male il suo lavoro.
@ Rudy Bandiera:
Come ti ripeto, conosco persone che hanno profili che stanno nel target di Linkedin eppure non hanno cavato un ragno dal buco!!.. Serve un pò a chi lavora nelle società di selezione, magari stagista o non espertissimo di raccolta candidati, per poter avere qualche profilo già pronto….
@ Laura:
io conosco un sacco di gente che ragni al buco ne ha tirati fuori un sacco. Quindi siamo punto e a capo
@ Laura:
pensare di usare Linkedin per cercare lavoro o per ricevere offerte di lavoro è semplicemente sbagliato.
Aldilà di come questo SN viene proposto, non è un motore di ricerca per il lavoro o una vetrina per i CV più belli..
Si tratta di un network in cui si possono inserire, veicolare,promuovere e cercare contenuti specifici (più o meno tecnici e più o meno professionali) e riferimenti/contatti di persone che condividono info circa le loro competenze, la loro professione e l’azienda in cui lavorano.
Linkedin consente di accedere a contenuti ed informazioni in tempi incredibilmente brevi rispetto a quanto avveniva prima con strumenti più tradizionali.
Pensa per esempio ad un azienda o ad una persona che cerca info sul web marketing, entra in 2 gruppi ed in un attimo può conoscere praticamente tutti i blog del settore, conosce nomi e cognomi di centinaia di professionisti ed agenzie e se gli pare li può contattare.. Senza Linkedin, uno bravo e sveglio, ci mette 3-4 giorni di lavoro e non riesce a trovare i riferimenti per contattare le persone di suo interesse.
Questo è oggettivamente valore prodotto, quanto lo voglio pagare dipende dai miei obiettivi, dai miei interessi e dalle aspettative.
Non sempre, ma molto spesso, Linkedin può darti i riferimenti dei destinatari nel tuo target ed il canale per comunicare con loro; la strategia, gli obiettivi ed il contenuto spettano al mittente..