Sapete cos’è un “inbound link“? In pratica è un link ipertestuale che punta ad una determinata pagina web. Per fare un esempio pratico se io metto un link al sito NetPropaganda, il sito NetPropaganda avrà un inbound link da RudyBandiera.com.
I link sono ancora, anche se stanno cedendo il passo ad altri mezzi più semantici, la chiave della popolarità, del “ranking” ed in parte del successo di un sito. In pratica quando Google vede che un sito ha molti link in ingresso o inbound link pensa che il sito che viene linkato sia popolare e fornisca informazioni giuste ed interessanti, ed il più delle volte è proprio così.
Questo semplice concetto è la base della tecnologia chiamata SEO e cioè di quell’insieme di tecniche che permettono di portare un sito in cima ai motori di ricerca in base a determinate parole chiave. In pratica TUTTI vogliono molti link in ingresso, il più possibile tematezzati ed inerenti certo, ma se ce ne sono molti è meglio.
Per dirla tutta ero convinto che tutti volessero dei link in ingresso fino a quando non mi sono imbattuto in questo: “E’ fatto divieto di operare collegamenti stabili a questo sito (cioè effettuare un link) senza previa, formale autorizzazione dell’ENIT. L’ENIT si riserva di perseguire ogni abuso al riguardo.”
Sto parlando di quello che si trova scritto nella pagina informativa del sito dell’ENIT (che io ovviamente NON linkerò ma che è questo sito http://www.enit.it/chesito.asp?lang=IT) e cioè l’Agenzia Nazionale del Turismo.
Ora io mi chiedo: sono matti loro o sono matto io?
Come mai non vogliono link? Lo sanno che in questo modo Google non li caga pari?
Qualcuno mi dipana questo dubbio per favore?
l’Ente nazionale del turismo non vuole turisti tra le palle e quindi è meglio se non li trovano, in Italia funziona esattamente tutto al contrario…
C’è anche di peggio.
http://blog.ebruni.it/blog/2009/03/laccesso-non-e-consentito-part.html
A quanto pare però, poi si sono resi conto del problema. Almeno loro…
a mio parere hanno paura che qualcuno poi gli chieda qualcosa in cambio, un do ut des che non c’entra nulla con lo spirito dell’intelligenza collettiva e connettiva della rete, ma questi signori credo che non sappiano molto di McLuhan, De Kerckhove, Lévy e compagnia bella… il sito e’ un pugno nell’occhio, orrendi colori grafica, fonts… a mio modestissimo parere di utente. le informazioni (sto navigando nello spazio sardegna) sono parzialissime…
qui c’e’ un errore ortografico:
http://www.enit.it/navgraficacomuni.asp?lang=IT&id=14117
chi lo trova? ;)
@ alessadra:
beh… nemmeno io so nulla di McLuhan, De Kerckhove, Lévy hehehe
@ Rudy Bandiera:
prrrrrr :-D
Probailmente la Banca non ha abbastanza misure di sicurezza…. mi viene da pensare….!! Non potrebbe essere un problema a livello statistico??…. Magari vogliono escludere quelli che entrano dal motore…. Comunque se digitate me… io sono sempre in cima a Google…. a me piace!!! hi hi
Sta cosa che non si può linkare un sito, mi fa un pò incazzare. E come se ti togliessero il diritto alla parola. Sulla rete se togli i link hai eliminato il 50%. Mi è capitato anche un sito di un associazione di consumatori che nega i link in entrata o li concede previa autorizzazione.
@ Luigi:
sono assolutamente d’accordo, è una cosa aberrante, un abominio el Web
Rudy Bandiera ha scritto:
Infatti per come la vedo io ormai il Web, che e’ diventato davvero pop, ha due anime, una open source, corsara, aperta, connettiva, ed un’altra che appartiene ancora alle vecchie logiche dei gruppetti, chiusa, che pone copyright, divieti e bavagli…
il fatto che il web dal 1993 sia stato prima colonizzato da persone che consapevolmente o inconsapevolmente volevano rivoluzionare la comunicazione e’ stato un gran bene, perche’ sono nati un bel po’ di servizi e piattaforme gratuite, e si sono stabiliti criteri di comunicazione policentrica, peer to peer, mentre le logiche di chi detiene il Potere sono divide et impera.
Nel momento in cui devo chiederti il permesso per linkarti e’ come se mi stessi dicendo che quello spazio digitale e’ tuo, che ne hai il dominio assoluto… come se fosse un castello medievale, e per entrare devo bussare al portone… invece la rete spero rimanga un colosseo pieno di varchi, di finestre sul mondo e nel mondo.
e peace and love :) ci vuole alla fine di questo mio post psichedelico
Avete ragione ragazzi. Ma non bisogna scervellarsi per trovare il motivo. Chi ha fatto il sito non ne aveva neanche per i coglioni (gli interessavano i soldi). Chi ha commissionato il medesimo, non ne capiva un cazzo, ed il mistero è svelato, il cittadino ha pagato. Ciao belli
Prima di sparare sentenze a caso o dettate da considerazioni più o meno filosofiche su link, backlink, inbound link e i siti che negano i link, sarebbe bene informarsi sulle basi dell’algoritmo di ranking di google. Se vi resta tempo cercate anche informazioni sul googlebombing..
@ Guadagnare_Online:
Grazie mille per il tuo intervento. Io ho finito il post con “Qualcuno mi dipana questo dubbio per favore?” e ti sarei grato che tu lo facessi… nessuno ha sparato sentenze.
Caro Guadagnare online, caro Rudy io rivendico il diritto di trattare anche filosoficamente anzi antropologicamente la questione, del resto e’ il mio mestiere, e’ il mio approccio, e attendo fiduciosa e curiosa notizie sul googlebombing… :)
alessandra ha scritto:
HAHAHA risposta straordinaria!
Ed io rivendico il diritto di sparare sentenze, ekkekkazzo :-)
E’ evidente la *immensa* arretratezza italica su temi come Internet e nuove tecnologie. Se così non fosse, non si sarebbe mai partorito italia.it (anche se lì era un discorso di magna magna più che di arretratezza culturale).
Ad ogni modo credo che quello di Enit sia un errore di battitura (infatti oggi non c’è più quella frase). L’errore è semplice, basta sostituire “da” con “a”.
Stessa cosa dicasi per la banca di Ancona, visto che oggi non è più presente quel messaggio. A volte basta un errore di programmazione del sito e fai la frittata.
Insomma, nonostante l’arretratezza culturale di cui sopra, trattasi in entrambi i casi di errore.
Ovviamente – ovviamente – nessuno può impedire a terzi di inserire link.
Anche perché il web si basa sul concetto di IPERTESTO che a sua volta, guarda un po’, si basa proprio sui link. Sarebbe come se un negozio su strada affiggesse un cartello sulla vetrina con scritto: “è severamente proibito entrare transitando dal marciapiede”.
Ma LOL :DDDDDD