Siamo andati sulla luna quasi quarant’anni fa (o almeno avevamo certamente le tecnologie per farlo), stiamo costruendo una stazione spaziale orbitante attorno alla terra come nei migliori auspici di Clarke ed il suo “2001 odissea nello spazio”, costruiamo microprocessori di pochi millimetri quadrati di superficie che generano miliardi di calcoli ogni secondo, in Russia si stanno già sperimentando “vele spaziali” per il movimento delle navicelle in orbita con i venti solari come motore, abbiamo una rete di satelliti geostazionari sulle nostre teste che è in grado di leggere i titoli del giornale che teniamo in mano seduti su una panchina e mi vengono a dire che non esiste un’alternativa valida al petrolio? Puah!! Sono tutte cazzate e ne sono certo: che ogni fonte rinnovabile possa portare a dei problemi legati a molti fattori sono d’accordo (ad esempio lo smaltimento delle batterie elettriche sarebbe un problema se tutte le macchine della terra fossero ibride) ma che non esista un modo per produrre energia abbandonando progressivamente il petrolio, non ci credo.
Dal sito dell’Università di Ferrara:
“In un sistema fotovoltaico a concentrazione una grande superficie di specchi (o lenti) concentra la luce solare su una ridotta superficie di celle fotovoltaiche ad elevata efficienza.
L’ultimo nato: Sistema dicroico da 1 m2
Basato su un sistema innovativo che permette di spingere l’efficienza del sistema nella regione del 30% è l’ultimo prototipo sviluppato.
È costituito da un guscio trasparente in plexiglass sul cui retro è attaccato una speciale pellicola che agisce da riflettore solo per certe lunghezze d’onda (colori) della luce mentre trasmette le altre. Mentre la radiazione riflessa da questo film viene concentrata su un area del pannello fotovolraico quella trasmessa raggiunge un secondo riflettore.
Questo secondo riflettore concentra la radiazione rimanente su una diversa regione del pannello fotovoltaico.
In ciascuna regione del pannello sono poste celle fotovoltaiche che convertono al meglio una specifica porzione di radiazione (nel caso specifico Silicio monocristallino per le lunghezze d’onda maggiori e eterogiunzioni InGaP per le lunghezze d’onda minori).
Questa combinazione di ottica e celle permette di ottenere efficienze che potranno aggirarsi nella ragione del 25% con un sostanziale miglioramento rispetto ai sistemi convenzionali.”
Da “il Sole 24ore”:
Concentrare la luce solare con una lente fino a duecento volte, duecento soli. E, con un sistema di microspecchi, spezzarla in quattro colori.
Risultato: una parabola fotovoltaica, grande quanto un grosso disco satellitare, che già oggi, nei primi prototipi dell’Università di Ferrara, converte luce in energia al tasso del 40 per cento. Ma, entro tre o quattro anni, arriverà alla produttività record del 50%, con costi di produzione nettamente inferiori alle celle solari in silicio o in arseniuro di gallio. Bilancio: produttività record combinate a costi bassi, quindi il mix ottimale per sfondare il muro del suono del solare. Ovvero energia elettrica rinnovabile competitiva (e in futuro persino meno costosa) di quella da fonti fossili, petrolio, gas o carbone che siano.”
Mentre queste cose esistono qualcuno si arricchisce con il petrolio… e noi ci ammaliamo di cancro…
e che ne dici dell’ultima campagna mediatica sul gas??? Visto che ultimamente il petrolio è aumentato di prezzo con la scusa che è scarso, allora, facciamo scarseggiare anche il gas…vedrai come me la godo se fa un altro inverno caldo come quello scorso…
dico che siamo alla frutta! ci mantengono costantemente in uno “stato di paura”. ieri sera hanno detto che quest’inverno rimarremo “al freddo e al buio”…direi che non esiste immagine peggiore! siccome vogliono alzare ulteriormente i prezzi, quale strada migliore se non fare del terrorismo mediatico? io emigro…me ne vado cazzo!
è da una vita che ci sono le alternative al petrolio, ma finche’ ne esiste un barile non useremo altro. adesso salta fuori che abbiamo poche scorte di gas, quindi tutti a pregare s Gennaro che ci dia un inverno poco freddo. ma è possibile vivere in queste condizioni? giornalisti, imprenditori e politici che fanno terrorismo e noi dobbiamo sempre piegare la testa. la Spagna sta’ facendo 7 rigassificatori, la Francia 4 e noi continuiamo a dipendere dai 3 tubi che arrivano da libia, Algeria e Russia. poi accendiamo la tv e qualche politico( casini) e giornalista (mughini) che ci offendono e sparano a zero sul v dei, loro non sanno che siamo al limite, ci credono delle banderuole, ma non hanno capito niente abbiamo i koglioni pieni. ciao belli
Shhhh!!!! Non ditelo a quelli che stanno costruendo una centrale a turboGAS proprio a Pontelagoscuro (FE)!!!
alla fine credo di poter descrivere la situazione con qualche semplice ma efficace aggettivo: ignoranza, superficialita’ e menefreghismo!!!