Brevissima spiegazione della vicenda, spiegazione che troverete dettagliata e approfondita sul blog di Paolo Attivissimo.
Allora, a Mezzolombardo, un comune di 6.914 abitanti della provincia di Trento, c’è chi pensa che far parlare Margherita Hack di bioetica e di testamento biologico sia “offesa ai valori religiosi e alla dottrina della Chiesa Cattolica“, tanto da arrivare a vietarle l’uso del Teatro San Pietro, dove era prevista una sua conferenza il prossimo 6 aprile.
Forse non capisco bene io, ma allora far parlare il Papa o qualche cardinale in università, di Dio e Bibbia, non potrebbe essere considerata un’offesa ai valori laici e alla legge dello Stato Italiano?
Un’ateo non ha il diritto di parlare ai cattolici degli argomenti che i cattolici arrogano come “terreno loro”?
Poi, non in secondo piano, parlare di Dio e religione per “quelli come me” ha lo stesso valore figurativo ed evocativo che parlare di Goldrake e Homer Simpson. Senza offesa per chi crede, giuro.
Sono andata a leggermelo e c’è stata una correzione: il Teatro è proprietà parrocchiale e viene dato in uso talvolta al Comune. Stando così le cose formalmente la parrocchia ha tutto il diritto di bloccare la conferenza, anche se così facendo dimostra tutta l’arroganza dell’istituzione Chiesa. Mi chiedo perchè impedire a una scienziata rispettata in tutto il mondo di esprimere le sue opinioni e perchè impedire alla gente di formarsi un’idea sentendo tutte le parti interessate, siano laiche o religiose. Ma forse pretendere lungimiranza e obiettività dalla Chiesa è troppo….
Cacchio, molto più divertente Homer Simpson che la chiesa. Che palle.
@ Cicapui: ”reazione prevedibile quanto miope” Ognuno “in casa propria” fa quello che vuole, sacrosanto, ma se in casa mia dico che non voglio che entrino neri o gay sono da condannare o no? Non è questione di “a chi appartiene il luogo”.
Li trovo abbastanza intollerabili….
Rudy Bandiera ha scritto:
Si, ma guarda che io sono d’accordo con te! ;-)
@ Cicapui:
lo so lo so fragola! La mia era una precisazione! Ti conosco abbastanza bene da sapere cosa pensi, almeno sui massimi sistemi, prima che io pubblichi il pezzo ;)
Sentite per quanto mi riguarda, questa vicenda ha un po’ dell’assurdo in quanto 4 anni fa, se non ricordo male, il Papa fu chiamato dal rettore della Sapienza a parlare alla giornata di Inizio Anno.
Se non ricordo male. fu proprio la nostra amica Hack, ad opporsi a questa lezione che il Papa doveva tenere. Ma non era lei ad essere di idee aperte? Perché allora è stata tolta la libertà di parlare al Papa?
Mi sembra che quest’ultima questione sia la medesima e però questa volta vi lamentate ugualmente e allora? Decidetevi.
Non c’è frase più azzeccata che quella che disse Voltaire: “Non condivido quello che dici, ma mi batterò fino alla morte affinchè tu possa essere libero di dirlo”.
@ Andrea Novi (@n0v1x84):
no no aspetta, io non ho mai pensato che il Papa non possa parlare. Penso che tutti possano parlare di tutto. Non vedo il perchè la Hack non possa parlare di bioetica, il punto è questo.
Ma infatti penso che la Hack possa parlare, e lo fa, di Bioetica. Però c’è gente che da un parte o dall’altra pensa che questo non vada bene (e sbagliano).
Ovviamente in questo caso la questione è differente perché in questo caso le persone a decidere erano 3 e 3. Quindi se la maggioranza ha detto di No, alla fine bisogna anche poter rispettare questa decisione. Se poi in quel paesino non gli sta bene la decisione allora che cambino il criterio con cui decidono.
Andrea Novi (@n0v1x84) ha scritto:
ma certo che sbagliano, è evidente!
Questo non era infatti in discussione, assolutamente
Siamo arrivati al punto in cui la sola libertà che c’è sta da una parte sola.
Stiamo lesionando la libertà individuale della persona.
Della serie sarai libero di decidere per te stesso come singolo solo le pensi e agisci come noi….
Invece di andare avanti andiamo indietro…
Rudy Bandiera ha scritto:
Mi sento a casa! ;-)
Mi fa piacere che impediscano a Margherita di parlare di bioetica, fa piu’ pubblicita’ un divieto che un consenso.
La chiesa cattolica ha sempre contrastato la ricerca e il progresso, ed anche in questo caso non si smentisce.
Chissa’ se quel teatro paga l’ici?
Lov
Rudy Bandiera ha scritto:
Ti dico come la penso io chiosando sul tuo esempio. Secondo me tu hai il diritto di non far entrare neri e gay. Io ho il diritto di dire che secondo me stai facendo una cagata. Questa è la sublimazione del principio di Voltaire richiamato da qualcuno. E la proprietà del luogo non è secondaria. Anzi, a mio avviso è dirimente.
Rudy Bandiera ha scritto:
A me non mi chiami mai fragola… :(
@ Wish aka Max:
eh no… per il fragola dico :D
A parte gli scherzi ci sono cose che vanno al di la di quello che si può fare in casa propria. Ricordo il dibattito quando si parlava di quello che Silvio “in casa propria” riferito alle minorenni. Non era questione di quello che uno faceva in casa propria, ma quello che si poteva o no si poteva fare.
E’ una sublimazione, ed in quanto tale non è il concetto corretto. Il concetto dice che tutti possono esprimersi, non che tutti possano impedire agli altri di esprimersi.
Sul fatto che il luogo non sia secondario ti do pienamente ragione.
Ma neanche “fragolino”? :(
Sono solo parzialmente d’accordo. Il dibattito allora (dal mio punto di vista)era incentrato sul fatto che in quanto personaggio pubblico la sua casa e il suo privato avevano una valenza differente. Un po’ il dibattito che imperava alla fine degli anni 70 se “il personale” fosse “politico”.
Il concetto base è che tutti sono liberi di esprimersi. Un concetto derivato è che nel rispetto della legge (quindi senza minorenni di mezzo) io sono libero di fare ciò che voglio. E se io a casa mia decido di non far entrare neri e gay non sto violando nessuna legge. Rivendico il mio diritto, per quanto odioso possa essere. E questo diritto va rispettato.
Faccio un paradosso estremo. Se il principio di territorialità non fosse prevalente rispetto alla libertà di manifestazione del pensiero, si dovrebbe avere il diritto di interrompere l’omelia del parroco per interloquire e manifestare il proprio dissenso. Ovviamente il paradosso sta nel non tirare dentro l’equazione la libertà di culto, ma insomma ci siam capiti credo.
In buona sostanza, se io a casa mia invito chi la pensa come me, e non sto compiendo atti illegali, devo essere rispettato tanto quanto chi a casa propria fa entrare tutti. Che, dal mio punto di vista, rappresenta un’estensione del pensiero Voltairiano.
Wish aka Max ha scritto:
se questo è vero allora l’impedire l’espressione è reato.
Wish aka Max ha scritto:
questo è vero. L’esempio fatto sui gay e i neri non calza. E’ moralmente inaccettabile ma legalmente limpido.
Mi spiace ma rimango convinto che l’impedire a qualcuno di parlare non sia il principio di Voltair di cui parliamo, ma una sua trasformazione insana.
Scusami se insisto ma questi dibattiti sui massimi sistemi mi appassionano tantissimo.
L’argomento che sto usando è molto, molto sottile, ma esiste. Il punto è che io non ho impedito ai neri e ai gay di esprimersi. Io non li ho invitati a casa mia. Nella sostanza è vero quel che dici, ma il mio punto è che nella forma io sono corretto. E siccome sono convinto che le democrazie si DEVONO basare su una forma comune accettata da tutti (di qui il riferimento a Voltaire) credo che fintanto che qualcuno con cui non siamo d’accordo agisca nei limiti del consentito vada rispettato.
Altro sarebbe stato se alla Hack fosse stato impedito di parlare dopo averla invitata, ma il non averla invitata mi pare assolutamente lecito.
Per favore cancella l’ultimo capoverso. Va sostituito con:
Altro sarebbe stato confermare l’evento e impedirne lo svolgimento ex-post, ma il non concedere uno spazio di proprietà della Chiesa per lo svolgimento di una manifestazione con cui si è in disaccordo mi pare assolutamente lecito
Voltaire era un grandissimo, io no.
Sono fazioso, ateo, ed impedire, o non concedere spazio a Margherita dimostra quanto piccoli si puo’ essere.
@ Wish aka Max:
Tu hai ragione.
@ ardu:
ardu grazie. hai espresso il mio pensiero perfettamente. Anche io penso sia una vaccata. Però non si può non riconoscere che hanno il diritto di farla.
Wish aka Max ha scritto:
che è la stessa cosa che avevo sostenuto all’inizio ;-)
Cicapui ha scritto:
Però se lo dici tu ti chiama fragolina, se lo dico io mi dice che non è d’accordo #RudySessista
:D :D :D
@ Wish aka Max:
non lo sono no! Solo che ieri non ho avuto tempo di continuare la discussione e nemmeno oggi :( Ma ti voglio molto bene eh, e trovo che tu abbia una mente raffinata e argomentazioni sempre coerenti. Anche se, a mio avviso ovviamente, non sempre corrette :)
Anch’io ti lovvo assai… e ora che ho la tastiera coperta di melassa andiamo avanti… :D :D :D
Mi meraviglio che la illustrissima Hack possa ancora parlare…la chiesa cattolica fa ostruzionismo in tutto e per tutto; quando la Hack, o uno scienziato, parlano di Dio lo fanno in modo razionale; la chiesa, preti, vescovi, papa, lo fanno in un modo del tutto totalitario ed arrogante nei confronti degli atei. Pensate che addirittura ho sentito il vescovo di Verona definire gli atei egoisti in quanto non credendo in dio non credono nell’amore reciproco…
Cercate su youtube “dialogo su fede e scienza”, vi accorgerete che il vescovo di verona parla per più del doppio della Hack.
Se questa è democrazia!!!