Rispondo ad un post di Skande in cui Skande stesso risponde ad un mio post scritto ieri da Francesca Borghi.
Lo so, leggendo la prima riga qualcuno mi potrebbe consigliare di appoggiare la bottiglia, ma adesso capirete.
Dice Skande nel suo post:
Appare evidente che le amicizie sui social nella maggioranza dei casi sono puro e semplice networking. Questa visione disincantata non deve farci odiare lo strumento ma utilizzarlo consapevolmente come leva nelle nostre attività
Lo dice in riferimento a questo articolo in cui Francesca si lamenta del fatto che chi fa della comunicazione un mestiere, non è libero di comunicare come vorrebbe.
Il fatto è che sono entrambi punti vista più che corretti, anche se potrebbero sembrare in antitesi.
E’ evidente che quello che dice il mio socio è corretto, perchè quello che facciamo sui social è networking, così come è vero quello che dice Francesca, cioè che a volte è difficile esprimersi per il timore di essere attaccati, a prescindere da quello che pubblichiamo.
E’ anche vero, e lo dico in riferimento a Francesca, che il secondo teorema dei social dice:
Più hai seguito più hai detrattori. E’ un assioma che prescinde da quello che scrivi e con quale conoscenza/autorità ne scrivi. All’aumentare della popolarità aumentano invidia, critiche e pensieri discordanti dal tuo. E’ normale, fisiologico e giusto
Quindi, per dirla in soldoni, in Rete c’è pieno di rompicoglioni ed è normale, fisiologico e giusto che anche loro, si esprimano.
A parte gli scherzi, è normale trovare infinite sfumature di ragionamento, riflessione, di etica, di morale, di pensiero e di atteggiamento da parte di altri, ed è normale che questi lo esprimano.
Tuttavia, per rispondere a Skande, o meglio per rafforzare la sua corretta teoria con la quale rispondeva al mio post in un loop insano di contenuti che si inseguono, il “problema” nasce da un atteggiamento linguistico non coretto: quelli che chiamiamo “amici” sui social, in realtà, semplicemente, non sono amici.
Nella vita reale il termine “amico” ha un valore straordinario, evocativo e potente: l’amicizia è un vivo e scambievole affetto fra due o più persone, ispirato in genere da affinità di sentimenti e da reciproca stima. Amicizia profonda, pura, disinteressata.
Il disguido sta nella parola, nella definizione: è ovvio che non possiamo avere rapporti di amicizia, vera amicizia, con 5.000 persone ma, visto che queste persone sono definite “amiche” dai nostri social, allora ci scervelliamo per capire se sia possibile andare d’accordo con tutti, o cerchiamo strade per rapportarci con tutti in maniera “sana”, o inventiamo teoremi per mortificare o esaltare il numero importante di contatti che erroneamente chiamati amici.
La sola verità è che la parola “amici” ha un valore che sta completamente al di fuori dei social, e se ci sta dentro deve essere corroborata da qualcosa che accade o è accaduto fuori.
I contatti Facebook NON sono amici. Cambiando il presupposto principale, il ragionamento muta direzione e diventa altro su cui, possiamo ricominciare a ragionare.
Prima di parlare di amici, in abbinamento ai social, ricordate la frase riportata nel post dei buoni propositi social per il 2014: Il Web è un ambiente in cui due cose mancano ancora; l’abbraccio e lo spriz.
Il secondo teorema dei social è valido con qualche riserva: dipende dalle persone. Non ho mai conosciuto l’invidia. Tu hai 20 volte il seguito che ho io su Twitter: beh, chi se ne frega.
È vero, però, quello che dice Francesca sul fatto che non siamo liberi di comunicare come vogliamo. Ricordo le “scazzottate” verbali quando ero su Facebook: bastava dire/condividere qualcosa che andava contro il comune “perbenismo” e dovevi rendere conto al rompi di turno. Su Facebook avevo contatti che condividevano cose che mi davano il voltastomaco, ma mai mi sono sognato di eliminarli o contestarli.
Dipende dalle persone, sempre e ovunque. Ovvio che più sono grandi le tue cerchie e più la percentuale di rompi aumenti.
Sull’amicizia anche avrei qualche riserva: chiaramente non puoi chiamare “amico” uno che non hai mai visto. Però con alcune persone ho instaurato un rapporto continuo e piacevole online e prima o poi il rapporto sarà rafforzato da un incontro.
Tu dici che l’amicizia sui social “deve essere corroborata da qualcosa che accade o è accaduto fuori”. Certo, ma è anche vero che può essere corroborata da qualcosa che “accadrà” fuori.
@ Daniele:
Ciao Daniele,
la tua riflessione si ricollega a ciò che si era detto tempo fa e cioè che “i social amplificano le relazioni” (cit)
Infatti l’interazione può iniziare on-line ma può passare dal virtuale al reale come è già successo tante volte.
In quel momento poi le cose possono evolversi e si possono stringere amicizie degne di questo nome.
Grazie per il tuo contributo
@ Daniele: si, ma fin che non sarà corroborata, non sarà amicizia. E si torna al punto di partenza. E poi si, la parola “dipende” va sempre bene.
@ Francesca:
I social possono amplificare le relazioni come anche i dissapori, le invidie, ecc. Sta a noi scegliere cosa amplificare.
@ Rudy Bandiera:
No, non si può chiamare amicizia.
Secondo il termine amicizia è stato inizialmente introdotto da Facebook, nato appunto con quello scopo, e poi è rimasto e si è diffuso in tutti gli altri social media.
@ Daniele:
Confermo Dany!
E’ così, io personalmente ho incontrato un numero altissimo di belle persone e con alcune di queste oltre che una collaborazione professionale è nata anche un’amicizia.
Io punto a questo, l’invidia la lascio agli altri.
Commento anche se faccio parte dei 5000 :-)
I Social Network sono un grande laboratorio sperimentale: chi li utilizza per condividere emozioni e interessi con i propri amici reali e virtuali, chi invece dei Social ne fa un lavoro e quelli sono i #socialcosi :-)
Ora, è evidente che i secondi usano questi luoghi per aumentare il proprio bacino di utenza e diffondere così il proprio socialpensiero dando lo spazio di intravedere nei loro post la propria competenza e professionalità nel campo della comunicazione. E fino a qui…
E’ anche vero che i cosiddetti “amici” non lo sono nel senso stretto del termine, con pochi di loro ci si è bevuto lo spritz insieme, ma è anche vero che tutti quegli “amici” che affollano la pagina del tuo Social in un modo o nell’altro dopo un po’ ti si affezionano, seguono i post, commentano, fanno le battute e se continuano a rimanere qualche motivo ci sarà. Sì certo gli stronzi ci sono sempre, ma anche nei bar, nei locali e non solo nei Social, ci sono quelli che ti rispondono provocando, quelli che pensano tu sia un pallone gonfiato, quelli che aspettano di coglierti in fallo. Ma che volete gente la notorietà ha sempre un prezzo! E questo accade sia su Fb (o chi per esso) sia nella vita reale :-)
Mi piace pensare invece che tra tutti gli amici ce ne siano tanti che hanno idee e che possano comunque stimolare i socialpensieri di noi socialcosi (e mi ci metto dentro anche io) :-)
Commento anche se faccio parte dei 5000
I Social Network sono un grande laboratorio sperimentale: chi li utilizza per condividere emozioni e interessi con i propri amici reali e virtuali, chi invece dei Social ne fa un lavoro e quelli sono i #socialcosi
Ora, è evidente che i secondi usano questi luoghi per aumentare il proprio bacino di utenza e diffondere così il proprio socialpensiero dando lo spazio di intravedere nei loro post la propria competenza e professionalità nel campo della comunicazione. E fino a qui…
E’ anche vero che i cosiddetti “amici” non lo sono nel senso stretto del termine, con pochi di loro ci si è bevuto lo spritz insieme, ma è anche vero che tutti quegli “amici” che affollano la pagina del tuo Social in un modo o nell’altro dopo un po’ ti si affezionano, seguono i post, commentano, fanno le battute e se continuano a rimanere qualche motivo ci sarà. Sì certo gli stronzi ci sono sempre, ma anche nei bar, nei locali e non solo nei Social, ci sono quelli che ti rispondono provocando, quelli che pensano tu sia un pallone gonfiato, quelli che aspettano di coglierti in fallo. Ma che volete gente la notorietà ha sempre un prezzo! E questo accade sia su Fb (o chi per esso) sia nella vita reale
Mi piace pensare invece che tra tutti gli amici ce ne siano tanti che hanno idee e che possano comunque stimolare i socialpensieri di noi socialcosi (e mi ci metto dentro anche io) :-)
Benvenuti alla sagra del luogo comune! Lo dico sempre io che bastano 2parole ricercate e i natanti del web credono che hai scritto 1cosa seria,nuova e/o difficile.No-amicizia?MA VA,DAVERO DAVEROOO?!?! :o
@ Marta:
si ma adesso mi devi dire anche quali sono le parole ricercate, perchè io le possa ripetere!
ma dai…usi espressioni tipo tirando addirittura in ballo l’ETICA!, o , o ancora , il tutto scritto a gente che non è capace neanche di ragionare da sola sul concetto di differenza tra virtuale e reale! manco fosse filosofia poi (messa in questi termini), se mi usi parole come “corroborata” me li mandi completamente nel pallone, tesoro…ma smettila, ti piace vincere facile eh? (ah,e spero che un paio di virgole tu le abbia messe ad occhi chiusi,perchè son messe a caxxo!!! :) )…il tutto non per fare polemica sterile eh, scusami, ma mi è venuto naturale! ma visto il successo del tuo post…si vede che nel web c’è gente che ha bisogno di essere imboccata anche su argomenti ditale semplicità (ossia scontati). Peace ‘n love, Marta.@ Rudy Bandiera:
ma dai…usi espressioni tipo ‘infinite sfumature di ragionamento…etc’ tirando addirittura in ballo l’ETICA!, o ‘atteggiamento linguistico non corretto’ , o ancora ‘cambiando il presupposto principale il ragionamento muta direzione e diventa altro su cui possiamo ricominciare a ragionare’ , il tutto scritto a gente che non è capace neanche di ragionare da sola sul concetto di differenza tra virtuale e reale! manco fosse filosofia poi (messa in questi termini), se mi usi parole come ‘corroborata’ me li mandi completamente nel pallone, tesoro…ma smettila, ti piace vincere facile eh? (ah,e spero che un paio di virgole tu le abbia messe ad occhi chiusi,perchè son messe a caxxo!!! :) )…il tutto non per fare polemica sterile eh, scusami, ma mi è venuto naturale! ma visto il successo del tuo post…si vede che nel web c’è gente che ha bisogno di essere imboccata anche su argomenti ditale semplicità (ossia scontati). Peace ‘n love, Marta.
@ Marta: ah saranno felici gli altri lettori, di questo tuo commento :-D
E adesso scrivo una frase senza senso, così, solo per poter mettere delle virgole a cazzo.
Cioè fammi capire, adesso che ho appena dato l’amicizia a te e Riccardo mi vieni a dire che non siamo amici ? Hai ragione, appoggia la bottiglia, valà ! :-D