Collaborazione, essendo ferrarese, è una di quelle parole che mi viene benissimo, come competizione, o globalizzazione o stazione spaziale o pezzo di pizza. Ma lasciamo perdere, la mia Z è ininfluente.
Quello che importa è che ieri ho partecipato a un incontro del Winner Group su invito dell’amico Fabrizio Cotza: sono stato invitato per parlare di Web 3.0 ovviamente, e dei rischi e delle opportunità che abbiamo tutti quanti di fronte.
Ma a parte il motivo del mio intervento, quello che mi ha notevolmente colpito è che a imparare da una giornata formativa in cui ero io a “insegnare” a imparare… sono stato io.
Dalla descrizione del sito prendo lo spunto per spigare quello di cui sto parlando:
Winner Group è un network di aziende accomunate dalla propensione all’automiglioramento costante, che interagiscono tra loro per condividere nuove idee, strategie vincenti ed obiettivi di crescita.
È nato con lo scopo di creare sul nostro territorio una nuova cultura imprenditoriale, che porti ad una maggiore unione tra le aziende che perseguono la medesima Vision, ovvero Rendere migliori le persone per aumentare il successo delle imprese, grazie alla condivisione di valori comuni.
Ogni mese i soci Winner Group ed i loro ospiti si ritrovano in un incontro pomeridiano, in cui viene affrontato un tema specifico che fornisca strumenti o idee per diventare o rimanere competitivi rispetto alla concorrenza.
No no, non è una marchetta, non è una forma pubblicitaria occulta, Fabrizio è un amico e sono andato volentieri a questo incontro come relatore e senza avere nessuna richiesta particolare in cambio.
Allora perché ne scrivo? Di incontri di questo tipo, in fondo, ne faccio tanti.
Ne scrivo perchè ieri ho visto aziende fare network, collaborare.
Per la prima volta ieri ho visto dal vivo e ho parlato con degli imprenditori che hanno capito che
non è la competizione a spingere il mercato, non solo quella e non oggi comunque, ma la collaborazione, la sinergia.
Ho parlato con giovani imprenditori con aziende di 30 dipendenti che mi hanno candidamente spiegato che a volte hai bisogno di qualcosa e non sai che il tuo vicino la fa. A volte, addirittura non sai di avere bisogno di qualcosa perchè non pensi esista questa cosa che il tuo vicino fa.
Dobbiamo svegliarci e capire che la condivisione, la collaborazione e la sinergia sono il futuro di noi tutti.
Poi ho pensato a quello che facciamo noi: con Marketing Arena di Giorgio Soffiato collaboriamo su più fronti, e siamo due entità che fanno cose molto simili. Ma allora perchè funziona (e come con loro con tanti altri come Franz Russo ad esempio)?
Funziona perchè il mercato è talmente grande da non poter essere saturo e pereché non tutti siamo bravi allo stesso modo sulle stesse cose.
Funziona perché la consapevolezza dei nostri limiti ci spinge a coordinarci con chi copre le nostre lacune.
Si chiama sinergia, non debolezza.
Ieri ho imparato moltissimo da persone completamente diverse da me, ho imparato di più che assistendo a una lezione, ho imparato che esiste una volontà di cambiare le cose da dentro, partendo da noi.
Ho imparato che la consapevolezza, di nuovo, è la chiave per ogni tipo di cambiamento.
Ovviamente è stata anche una magnifica occasione per farmi un #SelfieAllaRudy, i selfie che Totti mi invidia.
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