Non riesco a capire il perché molti politici, quasi tutti per la verità, continuino a riempirsi la bocca con parole delle quali o non sanno il significato o che vengono usate del tutto fuori luogo, off topic per dirlo in linguaggio da blogger.
Un golpe o colpo di Stato consiste in un atto violento, o comunque illegale, posto in essere da un potere dello Stato, diretto a provocare un cambiamento di regime.
Di contro, un governo tecnico è un governo i cui ministri non sono stati scelti in seguito a consultazione popolare, ovvero le elezioni, ma in base a requisiti professionali e larghe intese sulla persona stessa che fanno di essi individui competenti per quella materia e svincolati da appartenenze politiche, e visto che la costiuzione prevede l’Obbligo per il Presidente della Repubblica di verificare la possibilità di formazione di un governo, quando il precedente rimette il suo mandato, il governo tecnico è una caratteristica che rientra nel sistema. La prova l’abbiamo con i molti governi tecnici che ci hanno preceduto, come il Governo Dini del ’96 ad esempio. Non ricordo che qualcuno abbia gridato al golpe in quel caso.

Insomma, il governo tecnico può piacere o non piacere, e su questo non si discute, ma non parliamo di golpe quando il golpe non esiste, altrimenti se ci mettiamo ad usare le parole a cazzo non ci capiamo più nulla: pensate se il dottore vi dicesse che avete un cancro invece di un semplice meteorismo.
Questa classe politica o non sa o vuole solo instillare la paura, il panico, e tenere le persone all’oscuro, e tra questi splende in tutto il suo fulgore la Lega Nord, partito fondato sull’odio e sul reazionismo più becero che nella persona di Calderoli dice appunto che l’insurrezione popolare sarebbe giustificata in caso di governo tecnico, ossia golpe. Cioè promuove un golpe vero per contrastare un golpe che non esiste.

Senza parlare del PDL in particolare nella persona di La Russa, che gridò al golpe anche quando le liste del PDL stesso furono escluse dalle eleazioni comunali di Roma a causa di infrazioni. Allora, il CAPO DELLA DIFESA disse: “è un golpe, siamo pronti a tutto“.

Insomma, qua c’è un golpe ogni tre per due.