Anche il 2010 chiude agosto con gli artisti di strada, i Buskers che ormai a Ferrara sono diventati un appuntamento fisso per tanta, tantissima gente, e come tutti gli anni tocca sciropparmi sempre le stesse stantie critiche: “sono sporchi”, “non mi piacciono quelli che si portano dietro”, la città diventa un casino” e stronzate simili.
Tutti gli anni un gran numero di ferraresi non fa altro che lamentarsi di questa manifestazione, unica manifestazione che muove qualcosa nel sottobosco culturale di Ferrara e che crea un pochino di economia florida e vivace, almeno per 10 giorni all’anno, e visto e considerato che si tratta appunto di 10 giorni durante i quali la città assume dei contorni magici e festosi, non capisco cosa ci sia da lamentarsi.
Scrivevo due anni fa sui Buskers: “una grande manifestazione planetaria come questa, ha necessariamente uno strascico importante. Non ci sono Olimpiadi senza chiasso e traffico, non ci sono mondiali di calcio senza ingorghi e, in maniera un po’ meno roboante non ci sono buskers senza un sostenuto seguito di punkabbestia.
Siamo provinciali, stanchi, pigri, e involuti: vogliamo fare chiudere gli street bar perchè fanno rumore, ma poi non vogliamo che le stesse zone, silenziose e buie, siano meta di sinistri energumeni extracomunitari notturni.
Allo stesso tempo ci lamentiamo che a Ferrara non ci sono locali e i nostri giovani, per trovare un po di vita, devono andare a Bologna o sulla riviera romagnola, con il rischio/auto che tutti conosciamo benissimo.
Contemporaneamente, se si allestisce una discoteca in una zona industriale (secondo me luogo PERFETTO per i locali notturni), la gente si lamenta perchè è pericoloso fare strutture per giovani in posti così isolati.
Fatemi capire: in posti isolati no, in posti affollati no, in zone abitate no, in zone con nessuno e niente no.
Allora? Cosa facciamo?“.
Gli artisti di strada muovono circa 7 milioni di persone l’anno (tra indotto e tutto), una persona su 3 conosce Ferrara per via dei suddetti artisti e per 10 giorni alla settimana la mia straordinaria città, patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, diventa VIVA.
Il ferrarese è così, si lamenta della quiete ma la quiete è l’unica cosa che brama.
Due dettagli non mi sono per nulla piaciuti nell’edizione di quest’anno, e a dire il vero sono due dettagli che si ripetono tutti gli anni: un numero incredibilmente esiguo di bidoni per l’immondizia ed un numero ancora più incredibilmente esiguo (non esistono) di bagni chimici.
Se poi la gente piena di birra piscia contro i portoni del centro, i cittadini se la devono prendere con il Comune, con la Giunta, non con gli artisti ed il loro seguito.
E’ una manifestazione stupenda, meravigliosa, da vita, soldi e visibilita’ alla mia citta’ di MERDA. Ciao belli
quoto Ardu, eccetto che per la città di m… non conosco Ferrara, cioè, so che vi sgorga l’acqua Ferrarelle…
oggi il sole è alto e forte
io capisco benissimo le contraddizioni che una manifestazione del genere scatena, per anni Pistoia si è abbandonata al festival blues senza creare infrastrutture adeguate, sperando che succedesse il meno peggio e confidando nell’ipocrisia dei suoi cittadini che sostenevano di avere un bel festival in città ma sotto sotto smoccolavano per il sudiciume e il disordine che riempiva il centro della città.
Poi sono arrivate le mega risse e anche il morto per overdose.
Io sinceramente posso solo avere un ricordo piacevole del blues, per il divertimento folle e le decine di grandi artisti che ho visto davvero da vicino, ma io però stavo in un zona residenziale dove gli Elfi (i vostri punkabbestia) non arrivavano. La manifestazine non va sospesa, il comune dopo la prima esperienza deve investire nella manifestazione successiva il guadagno, per arrivare dopo quattro edizioni ad organizzare un evento per niente improvvisato, perfetto e dal quale comincia a guadagnare qualche soldo.
il problema è che i comuni vogliono spendere poco e non reinvestono i soldi, da un edizione all’altra, così quando la comunità è satura per gli incidenti, addio festival e così sia. Non è certo colpa dei Buskers e tanto meno dei punkabbestia i quali come le zanzare proliferano dove le condizioni lo consentono.
a saperlo prima venivamo anch’io e jack e insieme a nico davamo fuoco a piriti..alla faccia del sottobosco culturale..
s.liston ha scritto:
il sottobosco l’ho tirato fuori solo perchè non sapevo che scrivere, ma non so mica cosa voglia dire.
Infatti. Poi a Ferrara mica ci sono i boschi… ma solo campagna coltivata.
jack 3 mani ha scritto:
a pistoia c’è il centro e la periferia, il pistoia blues lo facevano al centro
ma il blog sulla festa di “Internazionale ” lo fai?
volevo dire il post, ho perso unpo’ la mano
@ Nico:
nico lo leggi internazionale?
s.liston ha scritto:
a me lo dici?