Sapete tutti cosa sta accadendo nel mondo della tecnologia in questi mesi: Apple ha denunciato Samsung per avere “rubato” delle idee, delle idee brevettate per la precisione, e per avere copiato i prodotti della mela morsicata.
Inutile dire che si sta giocando una partita d’importanza straordinaria, una gara che decide chi avrà la strada spianata per quello che riguarda la tecnologia mobile e l’egemonia delle interfacce per smartphone, quei cosi che ci permettono di essere sempre collegati come in Matrix.
Senza voler entrare nella questione legale (anche se un processo a Samsung, che si svolge in California, un po’ mi puzza) ovvero senza voler per forza parlare di qualcosa che non so, che non capisco, voglio riflettere sui tipi di brevetti che sono stati portati avanti da Apple, registrati e difesi -giustamente- a denti stretti.
L’azienda coreana è stata riconosciuta colpevole di aver copiato il “rimbalzo” dell’interfaccia grafica che si ottiene navigando tra i contenuti delle applicazioni su iPhone e iPad. Secondo i giurati, Samsung ha violato questo brevetto su tutti i dispositivi indicati da Apple. Per quanto riguarda il brevetto del pizzico allo schermo per zoomare (“pinch and zoom”), anche qui la giuria si è dichiara a favore di Cupertino, con eccezioni relative ad alcuni modelli di smartphone. Stesso giudizio nel caso del “tap to zoom”, la funzione di iOS che ingrandisce le immagini e i documenti quando li si tocca con un dito. I dispositivi Samsung violano il brevetto, eccettuato il Nexus S 4G. Parere negativo per Samsung anche per quanto riguarda l’interfaccia utente, anche questa secondo la giuria vìola la proprietà intellettuale di Cupertino.
Anche sul design dell’iPhone la giuria ha espresso parere favorevole per Apple, eccettuato il tablet Galaxy Tab, che secondo i giurati non ha nulla a che vedere con il tablet dell’azienda concorrente, l’iPad. (Repubblica)
A parte che francamente non riesco a capire come si possa dire che una cosa rettangolare è stata plagiata, facendone un’altra rettangolare. Cioè, allora chiunque faccia una cosa rettangolare, un parallelepipedo, sarebbe accusabile di plagio? Non so, ma questa è ignoranza mia e me ne sto zitto.
Quello che invece davvero mi lascia perplesso è il brevetto di un “gesto” come quello dell’allargare un’immagine con le dita. Trovo che sia assurdo poter brevettare certe cose, come l’uso delle dita su uno schermo. Sarebbe come brevettare la parola “ciao” o il gesto del dito medio, no?
Leggendo la discussione accesa su Facebook (accesa come quella su Google Plus) mi sono trovato a pensare al telecomando, ai brevetti che possono essere stati adottati attorno a un telecomando: se il primo che ha costruito un telecomando avesse brevettato il gesto di premerci un pulsante sopra, oggi avremmo solo quella marca di telecomandi.
E forse non avremmo nessun’altra forma di comando remoto, di nessuna marca, se fosse stato brevettato il gesto di spingere un tasto sul telecomando.
Voglio dire, in definitiva, che se si possono anche brevettare dei gesti che si abbinano ad una tecnologia, allora Microsoft potrebbe brevettare il pugno davanti alla sua Kinect, in modo che più nessun dispositivo possa supportare il pugno come gesto. E via dicendo, gli esempi sono molteplici.
Ripeto, non voglio che qualche fan boy Apple mi si scateni contro difendendo un’azienda che io, tra l’altro, non sto accusando, ma voglio solo dire che il mondo dei brevetti, così come quello del copyright, è arrivato a soluzioni estreme che io non concepisco e che sono convinto possano fermare l’innovazione della tecnologia, invece di stimolarla.
Concordo assolutamente, non è tanto la questione Apple/Samsung quanto il fatto che il mondo dei brevetti funziona in un modo davvero assurdo!
Se chi ha inventato la macchina con quattro ruote avrebbe brevettato questa forma avrebbe arricchito se stesso e i suoi discendenti.
Io voglio brevettatare la guida in bici senza mani.
Scherzi a parte si crea un precedente questo deve far riflettere…
Il pinch to zoom è un brevetto Apple da sempre molto discutibile.
E questo rafforza la mia idea che questa causa fra Apple e il suo principale fornitore sia una sceneggiata per affermare il loro dominio che potrebbe essere messo in discussione da MS.
@ Roberto Marsicano:La mia idea è che sia una trovata commerciale….hanno soldi a sufficenza da permettersela, e sai per quanto tempo ne parleremo, e li compreremo, proprio perchè non si parla di altro?
@ Roberto Marsicano:
E’ brevettato il gesto legato alla tecnologia. Quindi anche il mio dito che zoomma è parte del brevetto Apple. Mi tutelo e brevetto le mie mani, sai com’è il detto: tu ti compri uno smartphone, e loro si prendono tutto il braccio.
Giochi a parte, io non so quanto sia lecito mettersi in cassaforte i gesti, di tutti. E chi permette tutto questo mi spaventa ancor di più, perché se un dato movimento della mia mano smette (in parte) di essere mio, la prossima volta magari sarà un comando vocale, e mi fa orrore il pensiero.
@ Andrea Giuseppe Capanna:
ti quoto in pieno, sai?
riccadinho ha scritto:
Scusami, non sono d’accordo. Questa è una causa che ha fatto molto ‘rumore’, ma in realtà ci sono migliaia di esempi simili.
Il punto è che non è il gesto che è brevettato: è QUEL gesto, su QUEL tipo di telefono, che fa fare esattamente QUELLA funzione. Non è la stessa cosa.
Posso fare una macchina rossa? Certo. Posso fare una macchina sportiva rossa? Certo. Posso fare una macchina sportiva uguale alla Ferrari dello stesso colore e dello stesso rumore del motore? No, perché lo hanno brevettato: è un’idea della Ferrari e hanno speso miliardi per arrivarci e hanno rischiato per ottenere quel risultato – e il brevetto li tutela. Non mi sembra che i brevetti Ferrari abbiano frenato lo sviluppo e l’innovazione tecnologica del mondo delle auto da corsa…
Scusami, @ Fulgenzio comprendo quello che dici sui brevetti, ma come si può brevettare una forma quadrata con angoli smussati o delle icone su fondo nero o un gesto delle dita (tra l’altro usato anche in alcuni film fantascientifici nonché nella pubblicità di Boing) capisco che si investono soldi anche nel capire qual’è la gesture migliore da usare per ottenere certi scopi così come con tecnologie tipo lo schermo capacitivo che rende possibile questo tipo di gesture, ed è giusto che Apple si tuteli in quelli che sono i suoi brevetti, ma quando sono di fatto scoperte o tecnologie… questa è la mia opinione…
@ riccadinho:
Infatti hai ragione: il brevetto di cui si parla nella causa sta proprio nell’INNOVAZIONE di utilizzare quel gesto per fare un’operazione con un telefono cellulare. Anche per le icone: non è il concetto di icona che è brevettato, ma la disposizione a griglia sulla schermo — è per quello che samsung ha perso, non perchè ha messo un’icona su uno schermo.
Guarda, non vorrei sembrare un difensore della Mela (ok, sto scrivendo da un MacBook ma ho un Galaxy S3 e appena esce mi compro il Nexus7) e rispetto la tua opinione, ma da un punto di vista strettamente tecnico credo che qualunque esperto ti possa confermare che la materia legale è certa: Apple ha fatto un cellulare ‘innovativo’, e credo che fino a qui non ci siano dubbi. La forma, la disposizione delle icone, i gesti utilizzati, etc. facevano PERCEPIRE all’utente che il prodotto Samsung fosse “come un iPhone” ed è QUESTO il vero motivo dell’infringement del brevetto. Nokia e LG hanno fatto diversi cellulari rettangolari con angoli smussati, ma nessuno ha detto niente.
La stessa giuria non ha riconosciuto i danni per tutti i modelli, ma solo per quelli che ha ritenuto che in effetti celassero l’intento di essere simili all’iPhone.
Poi, a dirla tutta, la mail del dirigente Samsung che diceva “siamo in crisi di design, dobbiamo fare un telefono simile all’iPhone” ha fatto pesamente spostare l’ago della bilancia…