Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana formata da realtà che funzionavano, c’era una fabbrica, una grande fabbrica metallurgica che produceva ruote in lega di alluminio, un prodotto complesso e di lavorazione raffinata.
In questa grande fabbrica c’erano 400 persone, si facevano un milione di cerchi l’anno e la fauna che componeva l’ambiente industriale era la più variegata e bizzarra che si potesse trovare: c’erano geni, pazzi, bianchi, neri, gay, laureati, stupidi, razzisti, uomini, donne, ragazzini, brillanti pensatori, inutili ignoranti, delinquenti ed anime pie.
Tutti questi personaggi avevano una sola cosa in comune e cioè, ognuno con il suo ruolo, contribuire a fare dei cerchi in lega di alluminio, i migliori possibili a quei tempi.
Come molti di voi sanno io non ho studiato ed i primi anni ’90 (1992 per la precisione) iniziò la mia avventura in quella fonderia Reynolds che ancora oggi mi porto nel cuore e che, nel bene e nel male, mi ha fatto diventare quello che sono.
Si facevano i turni, in quella fonderia, si lavorava di sabato e di domenica, di notte, di mattina e di pomeriggio, la “Fabbrika” non si fermava mai: fondeva metallo che diventava cerchi in lega, a ciclo continuo, in loop.
Passano gli anni ’90, arriva il grande boom del 2000 dove si toccano il milione di cerchi prodotti in 365 giorni, e le persone, i figli della Fabbrika, continuano a farsi il culo per fare in modo che tutto continui a funzionare, ma la cosa non durerà per molto.
Si perchè, i braccianti si lamentavano certo, frignavano per la fatica che si faceva in fonderia: ho visto gente svenire, prendere fuoco, vomitare per colpi di calore, sanguinare dal naso per aver respirato aria troppo calda e ustioni così profonde da intravedere le ossa, ma tutti i mesi arrivava lo stipendio, uno stipendio più che dignitoso che mi ha permesso di uscire di casa nel ’98 e di comprarmi casa nel 2000.
Poi tutto è cambiato.
Alla fine del 2001 il mondo non era più lo stesso, le dinamiche economiche globali stavano fortemente cambiando, una sorta di paura autarchica si stava impadronendo del pianeta e delle sue genti facendo si che le produzioni fossero nuovamente avvicinate “a casa” ma non per risparmiare, no ma per salvare i posti di lavoro.
La Fabbrika iniziò a soffrire, venne venduta, passò di mano in mano ed i suoi figli, sempre più stanchi tristi ed irrequieti, erano sempre meno.
Ad oggi, i 190 rimasti, sono a casa dal lavoro. Non hanno più uno stipendio, a giorni non avranno più una cassa integrazione, una copertura di alcun genere. Saranno disoccupati, 190 disoccupati gettati in un oceano lavorativo che non li può accogliere.
Queste persone tutti i giorni, tutti i santi giorni, stanno davanti al portone della fabbrica, lo presidiano come si presidia il fortino attaccato dagli indiani, perchè vogliono salvare il salvabile, mettere in salvo quello che è rimasto di Romagna Ruote e della sua dignità.
Ieri hanno manifestato in piazza comunale a Ferrara, ed io non ho potuto non andare e non fare delle foto: è stato uno dei momenti più emozionanti del 2009, ho visto fratelli che non vedevo da tempo e con cui ho condiviso fatica e sudore per anni.
Se mi chiedessero di tornare indietro non ci tornerei, per nulla al mondo, ma non posso non riconoscere alla Fabbrika il grande dono dell’accoglienza sociale per chi non vuole o non può impegnarsi in qualcosa di più complesso.
Questo post è bellissimo. Scritto con partecipazione emotiva, perfetto formalmente e fa riflettere. Credo che ogni commento sia superfluo, hai detto magnificamente tutto. Bravo Rudy
Avrei pagine da scrivere su questo argomento, amico caro… Riassumo così: è un sistema sbagliato in tutti i sensi, quello in cui abbiamo vissuto e viviamo, un modello di sviluppo del tutto insostenibile che ha dato ricchezza a pochi scriteriati ed illusioni a tutti gli altri, quelli che lavoravano per creare quelle ricchezze. Un modello portato avanti in cattiva fede e con l’inganno e che ora è davvero alla frutta. Siamo pieni di cose, sommersi dagli oggetti e dagli orpelli di un benessere ignobile e rischiamo di morire di fame e di sete perché il giocattolo die potenti del mondo si è rotto e non produce più ricchezza, ma debiti e sofferenza. E’ tempo di cambiare…
Ah: dimenticavo. Dici che non hai studiato: beh, vorrei vedere tanti laureati scrivere in un ottimo italiano come fai tu.
Io sono l’uomo dei forni
Io sono il dio vulcano dell’officina:
quello che vi acceca
con zaffate di fumo,
che vi soffoca
con sulfuree nubi
e vi spaventa
coi fuochi coi lampi.
Io sono l’uomo della tempera
dalle larghe cicatrici,
giorno per giorno
tra questi oli
tra questo fuoco rosso
la mia pelle si copre di piaghe
facendomi somigliare
ad un piccolo mostro.
Tra i forni l’estate,
meglio l’inverno
io sono l’uomo
di questo piccolo inferno
io sono l’uomo delle scottature
queste sono le mie avventure.
Tommaso Di Ciaula – Chiodi e rose – 1970
@ Cicapui:
grazie Cicapui, sei sempre straordinariamente adorabile :-)
@ Claudio Gagliardini:
Claudio su una cosa in particolare hai terribilmente ragione: sul fatto che questo sistema sia insostenibile. Quando parlano di ripresa mi fanno ridere… con questo sistema la vera ripresa non verrà mai.
@ Pierangelo:
Beh… tu sei geniale. Non c’è molto da dire.
Pianificazione. Manca la pianificazione. Abbiamo governanti che, o non pianificano, o non ci danno conto della pianificazione che fanno/hanno fatto. Viaggiamo vedendo fino alla punta del naso, apparentemente senza rotta. Non so se è peggio pensare che non esista una pianificazione, o se è peggio pensare che invece dietro questo schifo ci sia una attenta regia occulta. Quello che è certo è che non dobbiamo pensare di vivere o avere vissuto “al di sopra delle nostre possibilità”, perchè NON E’ VERO! Abbiamo creato ricchezza, continuiamo a creare ricchezza. Solo che prima a noi ce ne tornava un po’… adesso si ferma tutta …dove? Nelle mani di chi? Per fare che?
Ai nostri governanti dobbiamo chiedere conto della rotta. Dobbiamo pretendere di sapere dove ci portano, dove hanno in mente di andare a parare. Invece ci perdiamo nel mare magno di milioni di informazioni che fanno solo fumo negli occhi. Guardate i titoli di oggi dei giornali, anche quelli “di opposizione”: statuetta in faccia al premier, bomba “anarcoisurrezionalista”, non meglio precisato disaccordo sul clima…, censura al web, caso Galan, neve al nord…
Dobbiamo svegliarci. E un modo per cominciare è aiutare i figli delle fabbrike a PROTESTARE E MANIFESTARE NELLE PIAZZE!
@ Nico:
abbiamo vissuto tutti al di sopra delle nostre possibilità eccome, e lo abbiamo fatto per anni. Il pianeta non può sostenere una economia come la nostra e questo vuol dire vivere al di spora delle proprie possibilità.
Poi tu Nico devi sempre politicizzare tutto. E che cazzo.
Leggendoti, caro Rudy, mi sento come se lo fossi stato anche io un “farneticone operaio” tanto tanto tempo fa…
@ Farneticone 2.0:
tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana :-)
@ Rudy Bandiera: tutto è polica. O secondo te i tuoi ex colleghi sono in piazza municipale per guardare lo scalone? Se sei convinto che davvero abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità allora il TG4 ha vinto… Pensaci Rudy. Abbiamo creato e continuiamo, col nostro lavoro, a creare ricchezza e benessere. Solo che la forbice tra ricchi e poveri si è ampliata a dismisura. Va bene così?… E’ il modello di sviluppo che va cambiato. E lo deve cambiare la politica.
Dai Nico, per favore. “Il TG4 ha vinto” e stronzate simili, sono solo retorica. Se ti fa sentire bene dirle e sentirti migliore, superiore e puro va benissimo.
Non è questione di TG ma di sviluppo non sostenibile: se tutti facessero la vita che facciamo in Italia saremmo tutti morti, da tempo e questo vuol dire avere vissuto sopra le nostre possibilità o sopra le possibilità del pianeta e questo vuol dire appunto un modello sbagliato che è da cambiare.
Questo lo quoto “Solo che la forbice tra ricchi e poveri si è ampliata a dismisura. Va bene così?… E’ il modello di sviluppo che va cambiato. E lo deve cambiare la politica.” ma tu porti sempre TUTTO li, anche quando di politica non si era nemmeno parlato nel post, anche quando non se ne sente il bisogno… o almeno io.
Ma comunque è giusto che ognuno scriva quello che vuole, anche se mi sembri il Savonarola de noantri.
E adesso basta…. abbiamo già ammazzato questa discussione.
Di mo quel cat vo belo.
@Nico perdonami, ma finché continueremo a star dietro alla politica e alle sue belle chiacchiere non arriveremo da nessuna parte. Quale pianificazione vuoi mettere in atto, arrivati a questo punto? Credi davvero che ci sia spazio per un’altra stagione di consumismo / capitalismo o chiamalo come ti pare ora che una ulteriore crescita demografica è inpensabile, che l’inquinamento è ai massimi storici e che le risorse ci stanno dicendo addio? Dai, non c’è da favoleggiare pianificazioni qui, c’è da cambiare abitudini, modi di vivere e aspettative. C’è da fare un gran bel passo indietro (che per me significa andare avanti) —> http://www.decrescitafelice.it e molti altri, ma il concetto è questo!
@ Rudy Bandiera: solo un’ultima cosa. Se dire “il TG4 ha vinto” è retorica, allora dire “che abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità” cos’è?…
dal punto di vista del sistema sono in linea di massima in accordo con voi, insomma con le diverse critiche ma dal punto di vista dell’individuo mi chiedo “chi non vuole o non può impegnarsi in qualcosa di più complesso” non dovrebbe anche essere in qualche modo pronto, a buon bisogno, ad andare a prenderselo nel culo?
@ s.liston:
no. C’è gente la dentro che non potrebbe fare altro se non stare in una fabbrica. Gente che non ha potuto studiare, gente stupida, gente di tutti i tipi che ha comunque diritto di vivere e lavorare.
In questo senso intendevo che ha un ruolo sociale: è un bacino per chi, in un modo o nell’altro, non puù/vuole/riesce a fare altro.
Secondo me, ovviamente
Vi prego di non confondere il capitalista con il banchiere, il produttore di denaro e il prodduttore di beni (l’ industriale) non sono amici, per intendersi Ford è stato il peggior problema per rockfeller. Ford crea ricchezza e l’ accumula, questa ricchezza è critica perchè reale e quindi immetibile nel mercato e tra il popolo senza controllo fiananziaro. un esempio banale: i diepndenti di ford posso avere una casa, non di proprietà ma di uso esclusivo, quindi non c’è bisogno di accendere un mutuo. Ford mette a disposizine premi produzione e agevolazione e i dipendenti comprano le ford senza rivolgersi ad una finanziaria. così ford produce ricchezza l’ accumula e in base alla suo accumulo di ricchezza ne distribuisce una parte che in certa misura gli ritorna e quindi non ha bisogno di farsi finanziare dalle banche.
Non è il massimo del socialismo (?) lo so ma si sta ancora parlando di una ricchezza che esiste ed il cui controllo spetterebbe allo stato. Invece hanno vinto i banchieri in questa rincorsa novecentesca al potere post monarchico, io non sono monarchico, ma questi grandi blocchi contrapposti hanno favorito la vittoria di Rockfeller criminalizzando l’ industriale, e mi pare che ce lo siamo popolarmente preso nel culo.. basta poca troia, una crisi coi supermercati pieni e i tour operator che lavorano mattina e sera non si era mai vista.
Quante parole, Jack… La tua è politica, purtroppo… la vita reale non è tutti quei calcoli, tutta quella filosofia, tutto quel vedere le cose dal di dentro, al microscopio e in laboratorio. Poi se le guardi da fuori, dall’alto, sono tutta un’altra cosa, meno scientifica, meno tecnica. E’ tempo di cambiare…
@ Rudy Bandiera:
certo percarità è un punto di vista umanamente corretto, ma stando a quella fabbrica la soluzione quale dovrebbe o potrebbe essere? in che modo dovremmo farcene carico? e l’altro miliardo di persone nei guai?
nel deprecare il marcio che ne è la causa sono d’accordo con voi ma la conclusione alla fine dei conti del caso specifico forse è quella che ho pocanzi illustrato
è che formarmi negli anni ottanta mi ha fottuto,
come metro ho l’individuo, e non ci credo
@ s.liston:
ragazzi, voglio mettere in chiaro una cosa.
Questo post l’ho scritto con il cuore, non ho detto che qualcuno si deve fare carico di qualcun altro ne ho cercato di trovare una soluzione.
Ho fatto il cronista, ho raccontato una storia ed una situazione. Non ho voglia di polemizzare su niente ne di trovare soluzioni, non in questo post.
Non credevo di generare una dibattito politico su questa cosa, non era mia intenzione.
@ Claudio Gagliardini:
@ jack 3 mani:
claudio bastava che dicevi che non ci avevi capito un cazzo di quello che ha detto jac
Grazie per la fiducia, @s.liston… ;-) In realtà preferirei non capirli, certi discorsi, ma non risolverei nulla con la tecnica dello struzzo. Rispetto tutti e apprezzo chi studia le cose e le analizza in profondità, ma non posso non sostenere che non sia più tempo per le contrapposizioni ideologiche e per i bei ricami e svolazzi di pensiero. Non ci salverà nessun politico e nessuna filosofia, purtroppo…
Dai, andatevi a vedere Fede http://www.rudybandiera.com/oscurare-siti-web-1217.html
Questo si che è un cronista serio :-D
@ Claudio Gagliardini:
no, mica è per te, è quello che farnetica e non ci si capisce un cazzo, la sa troppo più lunga
sul finale sei un po’ inquietante, io per rincarare la dose dopo purtroppo.. avrei aggiunto: non ci salverà nessuno.
@ s.liston:
hehe siamo perduti. Il 2012 è dietro l’angolo!!
ok, solo per bandiera che ha conquistato la mia simpatia con quella sua bella facciotta tonda sdrammatizzo
@ Nico:
nico nico
lo sai cosa ti dico
ti senti molto fico
e molto intelligente
amato dalla gente
un leader emergente
fai “il tg4 ha vinto”
“insurrezionalista”
ma a me non mi hai convinto
sei un protagonista!
dici “regia occulta”
o “pianificazione”
io ti farei la multa!
così, per mia reazione
un’ultima cosetta
che qui mi son segnato
la dico senza fretta:
fumi da effemminato!
a ni’ se la dici cadenzando viene fuori un rap
se ti metti un cappello al contrario e fai le corna con le mani potresti sembra’ un giovane, hai visto mai martina 88 ce casca!
@ s.liston:
bellissima! Ce lo vedo Nico (che conosco bene e con il quale ho preso un aperitivo venerdì, ci tengo a dirlo) con il berrettino con la visiera da una parte, che canta e salta su un palco :-D
@ Claudio Gagliardini:
fai per caso il banchiere?
svolazzi, svolazzi, i ho parlato di realtà economiche, ma quale politica. Si sta dando colpe a sistemi politici ed economici ma i criminali sono quelli che stampano il denaro e d’ improvviso lo tolgono di circolazione. un ‘altra cosa irreale: stanno per scadere 40milioni di obbligazioni pubbliche alla cui spalle non c’è un centesimo @ s.liston: è vero non ci salverà nessuno, ma il mio non è uno studio è la realtà! Faccio il filosofo se so che 15 anni di mutui erogati dalle banche sono stati tutti cartolarizzati con scadenze assai più brevi dei mutui stessi e che le prime cedeole che scadono ora hanno visto il rimborso di 1/1000 del capitale oltre ai casi in cui il debitore è fallito.
Non è più il momento
di fare tristi seminari
di scrivere sui muri
non ha più senso neanche la follia.
Non è più il momento
di dedicarsi ad una donna
o a qualcos’ altro di importante
non è più il momento per niente.
Non è più il momento
di fare inutili teorie
nè di cantare una canzone
o di comprarsi un cane.
(g.gaber)
@ Rudy Bandiera:
si quando funzionava il sistema della fabbrica era un altra roba, era anche dura, ma era qualcosa, che ti faceva sentire vivo, ti faceva sentire un uomo, ti obbligava sempre a far rispettare la tua dignità, di uomo e di donna. e dato che è venuto fuori l’ argomento donna un vecchio amico nato e morto operaio qui in provincia saluterebbe così:
VIVA LA TOPA
Post molto sentito…dolce e amaro, nostalgico e incazzato…
Non mi pronuncio su quello che accade, non ho le competenze adeguate, nè elementi sufficienti per avanzare anche solo ipotesi.
Durante un viaggio in macchina, io (aspirante giurista) e un mio amico (antropologo) ci siamo lanciati in una disquisizione sull’economia politica e siamo giunti alla conclusione che è tutto sbagliato, a partire dalle premesse: i libri di testo che introducono alla disciplina presentano il sistema capitalistico liberale come l’unico possibile, mentre invece, per ben 2 VOLTE nell’arco di un secolo (1929 e 2008), tale sistema si è rivelato fallimentare. Ok, prima l’economia era più “statica” e crisi del genere erano impossibili semplicemente perchè non esisteva un mercato globale, ma sta di fatto che questo sistema economico non è stabile, collassa ciclicamente, implode…
Tornando alle tue riflessioni, Rudy, mi piace moltissimo l’ultimo periodo, quando dici “Se mi chiedessero di tornare indietro non ci tornerei, per nulla al mondo, ma non posso non riconoscere alla Fabbrika il grande dono dell’accoglienza sociale per chi non vuole o non può impegnarsi in qualcosa di più complesso.” Io credo, magari con una certa supponenza, che oggi manchi il rispetto per il lavoro, per ogni tipo di lavoro. Oggi si guarda solo al fine, il guadagno, che permette di accedere a beni e servizi, molti dei quali non servono nemmeno, ma aiutano a sentirsi parte di un certo tipo di società. È questa la falla del sistema: la produttività compulsiva, la crescita esponenziale…ma è evidentemente pura follia! Si produce molto più di quanto si consuma, di quanto sia NECESSARIO! L’economia si spaccia per scienza sociale, ma, palesemente una cazzata: l’Economia non tiene conto della società, non tiene conto dell’UOMO!
@ martina_n88:
che brava donna che sei!
Il problema di fondo, in effetti, è che abbiamo finito i modelli a cui ispirarci visto che il capitalismo non può funzionare per sempre e per tutti…
Molto bella questa tua esternazione Rudy, toccante e viscerale. Tu non puoi saperlo ma io faccio la parte sporca del lavoro, quella che cerca di restituire un minimo di dignità al sacrificio e certi spaccati di vita mi emozionano sempre.
@ Elena:
Grazie Elena.
Ma che fai di bello, se te lo osso chiedere?
@ Rudy Bandiera:
Non bisogna cercare “modelli”, non è imitando che si supera…
le rivoluzioni industriali sono avvenute non solo grazie alle innovazioni tecnico scientifiche, ma anche al terreno fertile, per i capitalisti, dato dalla mancanza di tutela per i lavoratori. Non è un caso se oggi le grandi aziende e le multinazionali producono in paesi del terzo mondo: manodopera sfruttata, leggi antisindacali e nessuna tutela ambientale. Non voglio passare per comunista, perchè anche quel sistema si è rivelato inefficiente. Io sono per uno statalismo “illuminato”: lo Stato (tutti gli Stati) devono imporre leggi rigide, dei paletti entro cui l’economia deve muoversi, livelli massimi di produzione, calmieramento dei prezzi…e quant’altro…
@ Rudy Bandiera:
Lavoro e previdenza caro, prendo a mazzate l’Inps, i Ministeri e quelli che sperano sempre che l’operaio muoia di fatica prima di farsi sentire ;-)
Oh, allora, io vorrei dire due cosette.
La prima è che adoro Rudy.
La seconda è che adoro Farneticone.
La terza è che tutto questo sistema si basa sul niente. Il mercato delle azioni, ad esempio. Un operatore prima vende a termine e poi compera. E cosa compra? Aria fritta. Ma con quell’aria fritta si fa i soldi. Però l’economia dopo un po’ collassa, perchè non puoi continuare all’infinito a comprare e vendere il nulla. Pensateci bene: è di questo che si tratta. E la gente si è abituata a operare con i numeri e non più con il valore reale delle cose. Soluzione? Ah bon, io non lo so, non sono un’economista. Però so che un tempo, quando le cose andavano peggio, di sicuro andavano meglio. Vogliamo intonare un requiem per questa bella società? Purchè qualcuno sappia trovare un modello migliore…
@ Cicapui: Listòn ce l’ha di sicuro una proposta. E anche Gagliardini. Uno può fare il poeta (macho però), l’altro gli dà le ispirazioni.
Nico ha scritto:
Ah, io son qui e attendo con ansia. Ditemi cosa devo fare e io lo faccio ;)
@ Cicapui: Dovremmo smetterla di fomentare il discorso. Sembra che parliamo di politica… Non si fa!
Nico ha scritto:
Minchia, hai ragione! Adesso mi aspetto qualcuno, magari la Carlucci, che viene a farmi tetè sul culetto. Cacchio che paura che ciò….
@ Cicapui: non preoccuparti, la Carlucci è impegnata a leggere (non necessariamente a capire) quelle centiaia di proposte di legge che ha firmato qualche giorno fa. Qua abbiamo altri che ci fanno tetè. Ce lo fanno in rima, magari rappato, così possiamo capirlo anche noi (o almeno io) che non so quello che dico…
Nico ha scritto:
Dai Nico non fare l’offeso su. A volte sei semplicemente “peso” ai miei occhi e te lo dico.
Ma poi puoi scrivere quello che vuoi, e lo sai.
Trovo solo assurdo portare SEMPRE TUTTO alla politica: tu lo fai, io no. Tutto qua.
@ martina_n88:
Si certo, ma è un fatto che gli unici due modelli che abbiamo provato siano falliti. E mo? CHe si fa?
@ Rudy Bandiera: scusa eh, ma se mi fai un post sui figli della fabbrika che protestano, cosa devo dire? Che la piazzetta municipale di FE è molto bella d’inverno?… Se scagli il sasso poi non ritrarre la mano. Il prossimo post fallo sulle tette della Dal Basso e vedrai che io non la butto in politica…
@ Rudy Bandiera: dimenticavo: CAZZONE!
@ Nico:
Nico, ti faccio notare che hai fatto un commento parlando dei TG e di Berlusconi e compagnia danzante, era questo che intendevo per politicizzare tutto. Sei monotematico, è sempre di quella…
Non c’era politica nel post.
Sempre e solo critiche politiche a senso unico senza via di uscita… insomma a volte mi sembri peso, cosa devo dire?
Però non fare l’offeso su, non è una parte che ti si addice ;-)
Post bellissimo, toccante, in particolare per uno che la fabbrica la conosciuta benissimo. Ciao belli
@ Rudy Bandiera: se non fossi monotematico avrei un blog. Invece scrivo sul tuo. E guarda caso solo nei post dove lo sfondo è politico (o dove si parla delle tette della Dal Basso). Lo so che sono peso… che ci devo fare. Pensa a quella buon’anima della mia compagna che mi deve sopportare de visu.
@ ARDU:
ARDU ti giuro che ieri in un paio di momenti mi sono venuti gli occhi lucidi e mi sono sentito in imbarazzo, con gli occhi lucidi, in mezzo agli operai.
@ Nico:
allora fai una cosa: vai a dare un commento nel post della censura su Internet http://www.rudybandiera.com/oscurare-siti-web-1217.html che ci sono un paio di chicche sul sito del PDL e su Emilio Fede.
E se mi piacciono i tuoi commenti venerdì ti pago lo spriz hehehe
Rudy Bandiera ha scritto:
uè, e a me niente spritz? Che io ci vado matta, per lo spritz
@ Cicapui:
io e Nico abitiamo a pochi chilometri, con te sarebbe più difficile. O almeno sarebbe più difficile senza teletrasorto ;-)
@ Nico:
eri finito in spam! Quel l’è al to post HAHA
@ Rudy Bandiera:
La storia è maestra di vita, corsi e ricorsi ecc ecc… ma noi, genere umano, ignoranti come le zucche, invece di imparare dal passato ci ricaschiamo con tutte le scarpe. Per uscire dalla crisi del ’29 anche gli Stati Uniti (sì!proprio quei capitalisti del cazzo, quelli che si venderebbero i nonni per non pagare l’assistenza sanitaria…) hanno hanno adottato una politica economica statalista, hanno investito nel settore pubblico, nelle opere di pubblica utilità. E noi che facciamo? Mettiamo in ginocchio il pubblico impiego, tagli e tagli senza alcun criterio razionale. Ripeto, lo Stato deve riuscire a definire dei parametri (sociali, civili e sindacali) oltre i quali non c’è legge di mercato che tenga.
@ martina_n88:
honeker è con te
@ martina_n88:
si deve trovare un modello NUOVO, depoliticizzato e staccato dalle ideologie e che sia, punto fondamentale, sostenibile.
Si deve trovare un modello tale da poter essere sostenuto da tutti, in tutto il mondo, senza portarci al collasso.
Bene, adesso gli dobbiamo trovare un nome: capitalismo e comunismo danno il nome a….. Capinismo, oppure Comalesimo, oppure Ostrega.
Non so, ci devo pensare… tu non pensarci troppo Martina altrimenti ti si rovina la permanente ;-)
@ Nico:
@ Cicapui: Listòn ce l’ha di sicuro una proposta. E anche Gagliardini. Uno può fare il poeta (macho però), l’altro gli dà le ispirazioni.
grande nico! ma quanto sei snob! io ti dedico ballate rap e tu mi rispondi di sbiego, come la tua foto
e poi io non voglio essere un poeta (è un modello effemminato) ma un cantantone negro della uestcost tipo gangsterap cose così. ma la ballata t’è piaciuta? ti ci ritrovi?
@ Rudy Bandiera:
capinismo fa troppo dipendenza da aperitivo, cormalesimo è evocativo, tipo religione medievale, sicuramente ostrega è il più adatto magari nella versione affievolita e più rassicurante di ostregheta
@ Nico:
nico ti tranquillizzo io la politica c’è eccome, e il post sulla fabbrika è più politico di quello su tartaglia. però il rap non era male.
Listone è comunistissimo come te e glielo potresti perdonare.
e ogni tanto visto che c’hai il suv andiamo a fare una serata qualunquista
@ Nico:
p.s. ti offro una Vita-Cola se ti va?
Bravo Rudy…! Ode ai lavoratori! Mi sono commossa, avendola vissuta anche se indirettamente, la Reynold’s rimarra’ sempre nel mio cuore, nel bene e nel male e come tu hai detto, se sei l’uomo che sei (meraviglioso!), e’ anche grazie alla Reynold’s!
@ aglescia:
tu sei la più buona di tutti
aglescia ha scritto:
Ehm… da segnare questa… in genere mi dice “ciao merda” quando mi vede…
s.liston ha scritto:
Ah è bella da matti eh!
@ martina_n88:
martina martina
ascoltami bambina.
la sera e la mattina
esame di coscienza:
“qual’è la mia essenza?
son rivoluzionaria
oppure borghesuccia?
faccio castelli in aria?
o vivo en la lucha?”
ascolta sto monologo:
l’amico tuo e antorpologo
tu aspiri a esser giurista
e gli altri della lista?
qualcuno che lavora!?
almeno una zia suora!
vabbe’ c’era tuo nonno
ma poi il resto è un sonno
in fine faccio un sunto
insomma vengo al punto:
non cambia mai un cazzo.
vuoi far qualcosa tu?
lavora, fatti il mazzo
arriva proprio su
poi in cima alla montagna,
lì dove si guadagna
non fare il piglia piglia
solo perchè hai famiglia!
ti sembrerò un coglione:
quest’è RIVOLUZIONE
Auferstanden aus Ruinen
@ s.liston:
listone hai rotto il cazzo o vai a San Remo o vaffanculo a x-factor non ti ci mando perchè l’ eroina se la spara tutta Morgan
3 mani 3 mani
a te penso domani!
@ s.liston:
‘a colle der fomento, a me nun ce pensà che e me nun c’hai mai pensato nisuno, se no poi m’affezione e nun me te levi più de casa.
questa è una faida in vero stile gangterap? son cazzi tuoi, non ti bastano le tre mani a parati dalle mie affilate parole in rima!!
yho!
3 mani 3 mani
i denti li vuoi sani?
ti sfondo quel culetto
non sai che ti ci metto!!
yho! yho!
yho! ma che ti sei tagliato mentre affilavi le parole!
@ s.liston:
sarà meglio che mi telefoni.
Lo sai che quando chiude il centro di igiene mentale non devi anadre in giro.
Dai su chiamami che qua diamo fastidio.
San Listòn San Listòn
Il to poesii gl’iè com i caplìt
Boni sol da brod ad capòn
At vo far come chi ragazìt
Far i rep come un nigròn
Ma con nu t’ag armet i garìt
Anch s’i dis ch’a t’iè un cumunistòn
@ Nico:
questo si e rilanciare di livello
rime in vernacolo e di discreto pregio, bella pe’ nico dicono i ggiovani,
anche se con tutto lo sforzo gli ultimi due versi (che intuisco siano i più pregni) proprio non li ho capiti. urge traduzione. piccolo appunto s. sta per sonny ma pure se mi dai del santo non mi dispiace, a modo mio faccio miracoli
mi scordavo:
yho!
@ Nico
rima alternata ABAB già più raffinato però mi squadri con la metrica m’ hai fatto una quartina e una terzina , mi devi fare due quartine almeno. da te lo predento
@ jack 3 mani:
per me l’innovativo schema ABABCBC può funzionare, ha una sua simmetria, una sua logica e una sua dignità
se propiro vogliamo stare a guardare il capello è la rima nigron comuniston che svilisce un po’, le rime con diminutivi accrescitivi e vezzeggiativi non valgono senno’ so’ boni tutti! nel complesso comunque discreto, lo ribadisco
@ Nico:
@ s.liston:
cazzi vostri vedetevela voi.
Rudy Bandiera ha scritto:
…non nominare i miei boccoli invano… :PpP
Prosa:
San Listone (rip.): il San, anteposto al nome, vuole suonare canzonatorio, irriverente. La ripetuta edulcora lo sbeffeggio cercato dall’autore.
Le tue poesie sono come i cappelletti
Unicamente adatte al brodo di cappone: l’autore evoca un detto popolare a voler signficare la pochezza e la povertà del soggetto della lirica; anche se il paragone con i cappelletti (piatto ricco e gustoso della tradizione emiliana, ferrarese nel particolare) lascia intravedere la sostanziale ammrazione per lo sbeffeggiato
Vuoi fare come i giovani, i rap, come i ragazzi di colore: plinto preparatorio della rima conclusiva
Ma con noi ci rimetti i talloni: l’autore mutua un detto popolare (far i garìt: fare i talloni) che in italiano potrebbe suonare come “fare le scarpe”; t’ag armet i garìt (ci rimetti i talloni)
Anche se sei un comunistone: l’autore libera definitivamente il proprio profondo rispetto per l’appartenenza politica del soggetto dell’opera e la rima conclusiva suona disincantata, fraterna.
@ Rudy Bandiera:
@ Nico:
@ s.liston:
io sinceramente non so cosa rischiamo con i controlli della polizia postale, o della digos, o con le restrizioni di maroni, ma di certo se di qui passa la neuro ci rinchiude tutti quanti!!!!
@ Nico:
quanto sei acida e saccente,
mi piaci da morire!
volevo la tua attenzione, l’ho ottenuta, (anche se mai proprio diretta, l’ho notato) e mi accontento
sul rip dopo il san devo grattarmi i maroni? cristo se sei affilato
@ martina_n88: martina un piccolo cenno anche tu potresti farmelo, sicuramente così brillante giovane comunista profonda e rivoluzionaria chissà quanti antropologi hai intorno però un ballata come la mia non so in quanti te l’abbiano già dedicata
ma questo blog è divenato un forum
@ s.liston: affilato o affilata?
Cristo, non puoi partire al femminile e concludere al maschile; delle due l’una.
Grattarsi i maroni è sempre cosa buona e giusta; il (rip) è uno dei tanti validi motivi per ravanare ostentatamente (da dentro il jeans) il paccone.
Mentre scrivo ravano per solidarietà.
@ jack 3 mani:
assolutamente si, ma è anche il suo bello.
@ s.liston:
Perdonami :) mi ero persa il post.
Partendo dal presupposto che non credo di dover giustificarmi con te, rispondo per cortesia e per prendere le parti del mio amico antropologo:
io studio e do ripetizioni, ho lavorato in una libreria, e con alcuni amici portiamo avanti iniziative socio-culturali a livello locale.
Il mio amico antropologo ha fatto davvero parecchi lavori, e non cazzate. Per dirne uno, ha fatto il fornaio. E parallelamente ha fondato associazioni e una Comune.
Non penso ci sia altro da aggiungere. Nel caso, comunque, chiedi pure.
@ martina_n88: Martina, dov’è la comune?
@ Nico:
a Velletri
@ martina_n88:
attenta martina il Listone a Velletri fece scappare un toro dal recinto
@ jack 3 mani:
ahahahahahah xD avviserò i compagni di Velletri di tenere le mucche chiuse nelle stalle :)
Lo domo io il toro. Ho dimestichezza!
@ Nico:
se domi i Tori ti offro una bella Vita-Cola
@ Nico:
basta che non usi un rap tipo quelli di s.liston, se no, se i tori ti incornano, hanno anche ragione! :P
@ Nico:
si parte al femminile si finisci al maschile e poi chissà, una roba all’amanda lear, il fascino dell’ambiguo, son artifizi letterari
@ martina_n88:
seeeeeeeee..iniziative socio culturali…tipo:”passame ‘sta canna” “ma che hai mangiato il pollo?” “l’urtimi du’ bbotti chisselifà?”
@ jack 3 mani:
la faccenda del toro era a vetralla, altra latitudine, comunque stessero in campana anche i compagni di velletri
che cazzo di differenza c’è tra un forum e un blog? non è tutta robba di fa ddu’ chiacchiere in compagnia virtuale?
Nico a suo temo è stato incornato da un toro, non scherzo. Me ne bullo io per lui generalmente…
comunque poi i compagni contadini di vetralla per far rientrare il toro ebbero la geniale idea di portare alcune mucche e lui tomo tomo felice della compagnia rientrò nella stalla. la soluzione alternativa era quella di abbatterlo. in quel caso sarebbero stati seri cazzi miei. no, per dire che da giovane facevo cazzate ben peggiori che due versi in sguaiate rime
Rudy Bandiera ha scritto:
ma dove a pamplona?
@ s.liston:
no no, stava facendo un prelievo, o meglio avrebbe dovuto fare un prelievo al toro il quel, non ha apprezzato. In un recinto, è successo tutto in un recinto.
Nico, dai racconta!
@ s.liston:
http://www.lagronauta.blogspot.com/
Il bastardo ha allargato le zampe anterori, abbassato il muso mentre mi fissava …poi è partito. Io mi sono precipitato al recinto, ho fatto per scavalcarlo, ma il bastardo è arrivato sulla mia gamba d’appoggio prima che io riuscissi a scavalcare. Spapellata. Per fortuna solo la gamba; se mi prendeva al busto, mi sarebbe sopravvissuto.
Invece gli sono sopravvissuto io, e l’ho visto morire al macello… il bastardo!
Va bene così Rudy?
@ Nico:
yeah!
martina_n88 ha scritto:
acc..parlano i fatti, anzi di più, i fattoni!
scherzo martina bella, e che a me ormai sembra coerente solo dire cazzate, se avessi la cultura di giectremmani mi divertirei nelle analisi come fa lui, ma non ho gli strumenti
sicuramente l’impegno (sempre che tu lo mantenga negli anni) aiuta il livello di vivibilità
l’immagine di nico che munge un toro è raccapricciante, o no? chissa’ se con l’altra mano fumava
@ Nico:
Nico ha scritto:
devo scusarmi, non ho fatto in tempo a leggere la descrizione
questa è una dinamica western, assolutamente degna di rispetto
@ s.liston:
@ Rudy Bandiera: ma nico un cuore ce l’ ha?
@ Nico:
ooh buaioli fate baldoria senza di me! aspettate arrivo porto Vita-Cola per tutti!
@ jack 3 mani:
dal vivo si, leggendolo no.
Aloha!